lunedì 30 giugno 2008

EURO 2008: DICIANNOVESIMA GIORNATA

GERMANIA-SPAGNA 0-1
Ernst Happel Stadion, Vienna



Alla fine di un’intensa partita, la Spagna espugna l’Ernst Happel di Vienna, diventando campione d’Europa dopo 44 anni dall’ultimo titolo. Niente da dire in più, se non che ha ampiamente meritato la vittoria per i valori tecnici che ha messo in campo: non una partita della Spagna è stata noiosa, il gioco era spettacolare ed ubriacante, ci si incantava a vedere in mezzo al campo così tanti giovani che davano lezioni di calcio con le loro triangolazioni. Per la Germania non c’è stato nulla da fare: seppure ha tentato con tutte le forze di imporsi, ha dovuto inchinarsi dinanzi ad una formazione solida in tutti i reparti, dalla difesa con i vari Casillas, Puyol, Marchena fino all’attacco, dove el Niño Torres è riuscito a sbloccarsi mettendo a segno una rete pesante come un masso, calmando tutti i critici e dando uno schiaffo ad Aragones, che nelle ultime partite l’aveva sempre sostituito. Tra l’altro, una Germania, la quale, dopo un girone di qualificazione sofferto, ha dato anche lei spettacolo nei quarti e nella semifinale. Ma francamente, fin dall’inizio, la Spagna è sembrata una delle squadre più in forma e più fortemente decisa a vincere il titolo, sostenuta da una rosa di altissimo valore tecnico.
Giunti alla finale, volendo fare un bilancio, possiamo dire che tutte le favorite si sono perse un po’ prima del tempo, cioè un po’ prima di quanto ci si aspettava, a partire chiaramente dall’Italia, che, campione del mondo in carica, ha fatto veramente una pessima figura, faticando fin dal girone di qualificazione (è possibile che mentre sappiamo quasi a memoria la formazione della Spagna o della Germania non conosciamo mai quella dell’Italia, per di più cambiata per tre volte consecutive?) e soccombendo ai quarti sotto i colpi di una Spagna nettamente più in palla. Gestione Donadoni, quindi, ampiamente fallimentare: perché se è vero che sono i giocatori coloro che scendono in campo, chi li dispone sul terreno di gioco è il ct, il quale, nel caso di Donadoni, non ha azzeccato una formazione, credendo di poter cambiare dall’uno al due il ruolo dei giocatori, adattandoli. Perciò, bentornato a Lippi, su cui è bene non lasciare cadere troppe aspettative: perché se è vero che è andato via da vincitore, in quella vittoria c’è stata la solita dose di fortuna, che però nulla toglie alle capacità tecniche della squadra e dell’allenatore, i quali hanno saputo lottare con le unghie per raggiungere il traguardo del titolo mondiale.




venerdì 27 giugno 2008

EURO 2008: DICIASSETTESIMA E DICIOTTESIMA GIORNATA

GERMANIA-TURCHIA 3-2


All'inizio della partita, le due squadre si affrontano apertamente, cercando il gol. Anche se è la Germania la squadra più pericolosa, è la Turchia a passare in vantaggio: la rimessa con le mani di Sabri Sarioglu trova Ayhan, il quale appoggia di petto all'indietro e sul cross di Sabri, Kazim colpisce la traversa, ma, sulla respinta, Ugur conclude tra le gambe di Lehmann con un tiro sporco.
La Germania non si scoraggia e quattro minuti dopo è 1-1: Lukas Podolski, attivo sulla sinistra, manda al centro dove Bastian Schweinsteiger indirizza in porta da distanza ravvicinata. Partita difficile, comunque, per la squadra di Joachim Löw in quanto le incursioni in avanti di Kazim, Hamit, Ayhan e Ugur a supporto di Semih procurano un problema dietro l'altro. Il finale è da brividi, veramente molto intenso, con le due squadre che combattono senza tregua; una discesa del terzino Sabri non dà esito, poi Ugur scalda le mani a Lehmann, con la Turchia che continua ad attaccare sfruttando bene le fasce. E' tuttavia un lungo lancio dalle retrovie, ad opera di Lahm, che sembra decidere la gara: il portiere Rüstü Reçber sbaglia l'uscita e Klose insacca di testa nella porta sguarnita a 11' dal termine. La Turchia, specialista in questo Europeo di gol in extremis, si ripete. Sabri è l'ispiratore e il suo cross viene mandato in rete da Semih in anticipo sul primo palo. I tempi supplementari sembrano inevitabili ora, ma il colpo del ko arriva al termine di uno scambio tra Hitzlsperger e Lahm con il terzino che insacca.


RUSSIA-SPAGNA 0-3

Quando ci si aspetta una bella serata di calcio e la si trova: così si può sintetizzare questa partita, una tra le più interessanti di tutta la competizione: combattuta come l'altra semifinale, con entrambe le squadre per niente arrendevoli e sempre sbilanciate in avanti a ricercare il gol. La Russia, alla fine, deve però arrendersi dinanzi allo strapotere tecnico spagnolo.
Entrambe le squadre, nel corso del primo tempo, non esitano a scaldare le mani dei portieri avversari e tale equilibrio permette di vedere azioni entusiasmanti da una parte e dall'altra.
Mentre tutti attendono un lampo dell’osservato speciale Andrei Arshavin, la Russia si fa avanti con Roman Pavlyuchenko, responsabile della maggior parte delle palle pericolose dalle parti di Casillas. Le cose sembrano mettersi per il meglio per la Russia quando Villa esce zoppicante e, quasi immediatamente, Pavlyuchenko manda a lato da posizione favorevole. Villa, dopo un calcio di punizione, lamenta fastidi muscolari e così viene sostituito da un Cesc Fabregas che si rivelerà ispiratissimo: dai suoi piedi sono partiti tutti e tre i gol. I Russi pagano un errore al 5’ del secondo tempo, quando Marcos Senna conquista una palla e serve Xavi, che effettua un uno-due con Iniesta e si fa strada in area smarcato per segnare il gol del vantaggio. Tra il pubblico di Vienna c’è anche la principessa Leticia e il principe Felipe, che accolgono il gol festeggiando. La Spagna, però, dimostra di meritare ampiamente il vantaggio e si lancia in avanti in cerca del raddoppio. Fondamentale si rivela l’ingresso di Cesc Fabregas, schierato in un centrocampo a cinque. Dopo un’eccellente chiusura difensiva di Yuri Zhirkov su Torres, ci provano Fabregas e Xabi Alonso, ma la palla viene sempre deviata in angolo. Il secondo gol è opera dell’altro subentrato Güiza, che raccoglie un perfetto assist di Fàbregas e batte Akinfeev di giustezza. Qualche minuto dopo, sempre Fabregas regala un assist a Silva, che sigla la rete del definitivo 3-0. Ora non resta che aspettare la Germania.

domenica 22 giugno 2008

EURO 2008: SEDICESIMA GIORNATA

SPAGNA-ITALIA 4-2 dopo i calci di rigore

Ernst Happel Stadion, Vienna











E così l'Italia abbandona gli Europei...Sorpresa? No, non parlerei di sorpresa, certo, dispiacere sì, come sempre quando si perde: fin dall'inizio del torneo non abbiamo convinto, abbiamo faticato a qualificarci e perciò non meritavamo di proseguire. Rimane l'amaro in bocca per essere usciti alla lotteria dei rigori, che due anni fa a Berlino ci ha fatto piangere di gioia: se ad inchiodarci fosse stato il risultato sul campo, forse saremmo meno dispiaciuti. Perchè, in fondo, anche la straripante Spagna questa sera è stata poco più attiva e pericolosa di noi: sembrava che entrambe le squadre non volessero segnare, pur avendo le armi per farlo. E invece, dopo due ore di gioco, ancora niente, costretti a soffrire ai rigori perchè nel corso dell'incontro di nitide occasioni da gol - da una parte e dall'altra - ce ne sono state poche, al punto che si possono contare sulle dita di una sola mano. La partita si è giocata a centrocampo, dove l'assenza di Gattuso si è fatta sentire, abbastanza ben compensata da Ambrosini. Per il resto De Rossi è stato il leader del centrocampo, ha toccato tantissimi palloni, ma alla fine niente: nessun gol, nessuna azione seriamente pericolosa. Con un Toni scialbo, assente, fuori dal gioco, pronto a farsi cadere in terra appena toccato, che ha perso tante semplici palle: mi chiedo perchè sia stato in campo per due ore e non sia stato sostituito, lasciando in campo invece Cassano, il quale, seppur non irresistibile stasera, ha avuto qualche guizzo. In difesa, invece, niente da dire: Buffon splendido (a parte quella palla velenosa scappatagli da sotto le braccia e che si è infranta sul palo), Panucci sempre presente e preciso, ma soprattutto un Chiellini stratosferico, autore di una prestazione mirabolante, presente su ogni palla, preciso in ogni chiusura, instancabile: fa molto piacere vedere un ragazzo così giovane giocare con una tale sicurezza e una tale tranquillità, pensando che aveva iniziato la stagione da terzino ed è stato adattato a fare il centrale. Zambrotta e Grosso non sono stati da meno: il primo ha dato il meglio di sè quando è stato costretto a stare più indietro per aiutare a coprire, il secondo si è lanciato per tutta la partita sulla fascia mettendo in mezzo palloni utili per segnare. Per quanto riguarda la Spagna, sapevamo che Villa e Torres facevano paura e, quando è stato loro lasciato lo spazio, hanno fatto vedere alcuni pezzi del loro repertorio, soprattutto Villa. Fabregas (anche lui giovanissimo), nel secondo tempo, ha preso le redini del centrocampo ed è stato un piacere vederlo giocare. Insomma, direi che le due squadre si sono affrontate a viso aperto, senza avere mai la decisione necessaria per affondare il colpo vincente. E così, alla fine, alla roulette russa dei rigori, passa il più fortunato...




EURO 2008: QUINDICESIMA GIORNATA

OLANDA-RUSSIA 1-3 dopo i calci di rigore


Sembra essere veramente l'Europeo delle sorprese: tutte le favorite stanno via via cadendo sotto i colpi di squadre che, pur giocando bene e meritando di avanzare, all'inizio della competizione non ci si aspettava certo arrivassero in semifinale. Vale per la Turchia di Terim, che ha guadagnato la semifinale ai danni della Croazia, e anche per la Russia di Hiddink, che dopo la prima batosta con la Spagna ha saputo rialzarsi e giungere in semifinale, sconfiggendo un'ottima Olanda, sicuramente una tra le favorite prima dell'eliminazione.
Partita equilibrata fin dall'inizio con una Russia pronta ad attaccare senza timori l'Olanda, che impiega dieci minuti a prendere le misure, temendo appunto di essere colpita dai Russi, da Arshavin più di tutti, la stella dello Zenit San Pietroburgo di cui tanto si parla negli ultimi giorni. L'equilibrio si rompe al 56° minuto quando Semak manda al centro dalla sinistra una palla che Pavlyuchenko è pronto ad insaccare. La Russia continua a far soffrire l'Olanda, che, nonostante i cambi di Van Persie e Afellay, non riesce a trovare il gol del pareggio. Ma a 4 minuti dal termine Wesley Sneijder calibra una punizione in area che Van Nistelrooy indirizza in rete, rendendo necessario il ricorso ai tempi supplementari. La Russia, tuttavia, non molla e Shemskov costringe Van der Sar alla parata in tuffo, mentre Arshavin manda fuori e Pavlyuchenko lambisce la traversa con un tiro a spiovere. Al 99° minuto la stella Arshavin sfonda sulla sinistra e crossa per Torbinski, ma Van der Sar è ancora attento. Il secondo tempo supplementare segue lo stesso copione. Pavlyuchenko sbaglia di poco su cross di Arshavin e la svolta arriva quando il n° 10 manda al centro un altro pallone e Torbinski è ben posizionato per segnare. Passano quattro minuti e Arshavin trova lo strameritato gol personale, con un tiro deviato in rete da André Ooijer. Così la squadra di Hiddink, olandese di origine, arriva alla semifinale e aspetta di conoscere la sua avversaria questa sera tra Italia e Spagna.




venerdì 20 giugno 2008

UN PITONE IN BAGNO

Da Corriere.it una notizia veramente incredibile: un cittadino di Darwin (Australia), andando in bagno, ha visto spuntare dal water un pitone. Un pitone di quasi due metri, cosa assolutamente impressionate. Il cacciatore di serpenti Chris Peberdy ha spiegato al giornale "Northern Territory News" che il pitone, probabilmente scappato dalla casa di qualcuno, ha viaggiato attraverso le fognature. Guardate per credere...





EURO 2008: QUATTORDICESIMA GIORNATA

CROAZIA-TURCHIA 4-2 (dopo i calci di rigore)


Altro verdetto per la semifinale: è la Turchia che affronterà la Germania. Turchia che ha compiuto un'impresa ed è riuscita a conquistare con le unghia la semifinale. Il clou della partita è stato tra i minuti 119° e 122°: Klasnic porta in vantaggio la Croazia dopo un'azione sulla destra di Kovac, che viene recuperato dal difensore; una palla vagante viene recuperata da Modric, che la rimette in mezzo e Klasnic insacca alle spalle di Rustu (partito titolare a causa della squalifica di Volkan). Dopo tre minuti, su rilancio di Rustu, in una mischia ai limiti dell'area, è Semih Senturk ad avere la meglio e porta al pareggio la squadra turca. La partita termina, pertanto, 1 a 1. La Croazia, così recuperata, sciupa via anche i rigori, sbagliandone addirittura tre, di cui due calciati fuori e uno parato da Rustu. Mentre la Turchia non butta via niente, tre rigori su tre. Così la favola turca continua, ora se la vedrà con la Germania.



EURO 2008: TREDICESIMA GIORNATA

PORTOGALLO-GERMANIA 2-3

Il primo quarto regala molte emozioni: partita tiratissima, veramente gustosa, 90 minuti di amabile calcio. Che consegna anche il primo verdetto: una Germania, che sembrava in difficoltà nel superamento del girone, risorge e rifila tre reti a un Portogallo, il quale fino a ieri sera era dato come una delle squadre favorite del torneo. E invece ha dovuto arrendersi al cospetto di una Germania impeccabile, che con Podolski, Ballack & company ha messo in riga la nazionale di Scolari.
Ad aprire le marcature è Schweinsteiger: bello non è tanto il gol quanto tutto ciò che gli sta dietro, con un'azione iniziata a centrocampo dai piedi di Lahm, continuata da Podolski e Ballack in triangolazioni, tutta di prima e sulla fascia sinistra, con Podolski che serve a centro area un pallone teso che Schweinsteiger insacca anticipando il difensore. Il due a zero è segnato da Miroslav Klose, che insacca dopo suggerimento di Schweinsteiger su punizione. I Portoghesi rialzano la testa con Nuno Gomes, che appoggia in rete dopo la respinta di Lehmann su tiro di Ronaldo.
Ronaldo sfiora nuovamente il pareggio alla mezz'ora, con una conclusione che lambisce il palo lungo della porta. La Germania affonda il colpo con Michael Ballack, che al 61° minuto corregge in rete di testa una punzione calciata nel cuore dell'area dall'incontenibile Schweinsteiger. Hélder Postiga e Nani, mandati in campo per cercare di riprendere la partita, combinano tra loro un'azione con la quale il Portogallo segna il secondo gol portoghese, firmato Postiga. La partita si chiude così: la Germania approda così in semifinale, trascinata da uno splendido Schweinsteiger, che ha messo lo zampino in tutte le reti.



giovedì 19 giugno 2008

EURO 2008: DECIMA, UNDICESIMA E DODICESIMA GIORNATA

Purtroppo, a causa di impegni di studio, non mi è stato possibile seguire moltissimo le ultime partite degli Europei, i cui risultati vi segnalo qui sotto. Tuttavia, non ho perso la partita dell'Italia, che, con molta sofferenza, è riuscita a guadagnare il passaggio ai quarti.

POLONIA-CROAZIA 0-1



Polonia che cade sotto i colpi di una Croazia, la quale, come Olanda e Spagna, chiude il girone a punteggio pieno, mostrandosi squadra compatta e concreta. Ai quarti la Croazia affronterà la Turchia di Terim a Vienna.


AUSTRIA-GERMANIA 0-1



La Germania passa il turno grazie alla punizione (un vero capolavoro) del suo capitano Ballack, le cui prove finora sotto state tutte sotto tono e opache. Ballack, Podolski e compagni se la vedranno a Basilea col Portogallo di Ronaldo e Deco, i quali sono tra i favoriti per la vittoria finale.


OLANDA-ROMANIA 2-0

A dispetto dello spettro del biscotto spesso agitato negli scorsi giorni, Robben e compagni hanno dato spettacolo in campo, mettendo in mostra un bel calcio e proponendosi come altra favorita alla vittoria dell'Europeo.



FRANCIA-ITALIA 0-2
LETZIGRUND STADION, ZURIGO













Che fatica!!! Ce l'abbiamo fatta, ma quanta sofferenza! Abbiamo avuto dalla nostra anche un po' di fortuna (l'espulsione di Abidal ci ha sicuramente aiutato), ma non abbiamo saputo sfruttarla fino in fondo e questo ci ha costretto a lottare fino alla fine per difendere il risultato. Al 25° minuto del primo tempo Andrea Pirlo, dopo l'atterramento in area di Toni da parte di Abidal, segna su rigore il primo gol. Ma fino al rigore bisogna dire che Toni aveva provato più volte a segnare, senza successo: inchiodato a terra, appena riceveva palla tenta il tiro senza avanzare, pur avendone lo spazio. Dopo il rigore, con l'uomo in più, tutto sembrerebbe più facile: la Francia, per recuperare, deve concederci più spazio, che non sempre riesce ad essere coperto. Tuttavia, continuiamo a cercare la testa di Toni invece di gestire il possesso palla, avendone pure le capacità; continuiamo anche nel secondo tempo, senza tentativi fruttuosi. De Rossi, al 62° minuto, segna il secondo gol: calcia una punizione di potenza che un uomo della barriera devìa , spiazzando Coupet. Tieniamo questo risultato fino alla fine, ma lo teniamo con il possesso palla, facendo correre e stancare i Francesi, che hanno anche un po' mollato. Ora ai quarti ci attende una super-Spagna, che ci metterà a dura prova.




GRECIA-SPAGNA 1-2



Spagna impressionante, vincente, esce a punteggio pieno dal girone, piegando anche i campioni greci in carica. Ora dovrà vedersela con l'Italia...


RUSSIA-SVEZIA 2-0



Ibra e compagni vedono svanire il sogno europeo a causa di una squadra tosta e caparbia come quella russa guidata da Hiddink, di cui sono note le imprese apparentemente impossibili. Ai quarti la Russia affronterà l'Olanda a Basilea.

domenica 15 giugno 2008

EURO 2008: NONA GIORNATA

SVIZZERA-PORTOGALLO 2-0


La Svizzera si congeda dall'Europeo con una vittoria al St. Jakob Park di Basilea contro il già qualificato Portogallo. Decisivi i due gol realizzati nella ripresa da Hakan Yakin.

TURCHIA-REPUBBLICA CECA 3-2


Incredibile epilogo nell'ultima partita del Gruppo A, dove la Repubblica Ceca va avanti di due gol con Jan Koller e Jaroslav Plašil; negli ulti
mi 15 minuti i Turchi ribaltano la situazione con le reti di Arda Turan e la doppietta di Nihat Kahveci.



EURO 2008: OTTAVA GIORNATA

SVEZIA-SPAGNA 1-2


Vantaggio di Torres nel primo tempo, raggiunto poi da Ibrahimovic. Partita che si mantiene su questo risultato per tutto il secondo tempo; a due minuti dalla fine Villa segna il 2-1, che permette alla Spagna di approdare ai quarti.


GRECIA-RUSSIA 0-1

Zyryanov segna il gol che consente alla Russia di sperare ancora di raggiungere i quarti, mentre per i campioni greci l'avventura si può considerare finita.

venerdì 13 giugno 2008

EURO 2008: SETTIMA GIORNATA

ITALIA-ROMANIA 1-1

LETZIGRUND STADION, ZURIGO












Partita che nel primo tempo regala speranze all'Italia, che si fa vedere insistentemente dalle parti di Lobont, impegnandolo non poche volte: sono soprattutto Del Piero, particolarmente ispirato, e Toni a tenere sotto pressione la retroguardia romena. Toni in più di un'occasione sfiora il gol, sovente imbeccato dai cross ben calibrati di Grosso, il quale è sempre presente sulla fascia, lanciandosi qualche volta in dribbling. Secondo tempo con un'Italia irriconoscibile, piuttosto ferma, poco creativa, spesso in sofferenza per gli attacchi romeni. Romania in vantaggio su Mutu, che soffia una palla vagante nel corso di un retropassaggio di Zambrotta verso Buffon: lesto ad infilarsi, insacca senza problemi. La reazione dell'Italia non si fa attendere: su calcio d'angolo è Panucci a segnare il pareggio, riaccendendo le speranze italiane. Tuttavia la partita continua sullo stesso copione, senza grandi scossoni. Da mettere in luce che la formazione odierna, rispetto a quella schierata con l'Olanda, ha mostrato di essere più competitiva e più pericolosa, sebbene non ancora graffiante. Tutto si risolverà nella terza partita, visto anche il risultato dell'altra partita del girone.


OLANDA-FRANCIA 4-1


Dominio olandese a Berna, con la Francia costretta a soccombere sotto i colpi degli attaccanti olandesi, in una forma strepitosa e carichi di voglia di segnare. Apre le danze Kuyt, segue Van Persie, quindi Robben (dribbling ubriacante e palla sul primo palo con Coupet immobile) e Sneijder (palla all'incrocio dei pali dopo una splendida girata) a chiudere il conto: quattro perle che testimoniano quanto sia in palla la formazione olandese, un vero rullo compressore. Il gol della bandiera francese è siglato da Henry, che anticipa il difensore e insacca nell'angolino più lontano dove non arriva Van der Sar. Anche la Francia, piuttosto scialba e incapace di reagire allo strapotere olandese, aspetta lo scontro diretto con l'Italia e la prossima sfida tra Olanda e Romania per sperare di proseguire l'avventura europea.
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