sabato 2 novembre 2013

LA NONNA DELLA PATRIA

Anna Maria Cancellieri
La "nonna della Patria" - come la definisce Gramellini - ricorda le sagge parole della mamma: "Male non fare, paura non avere". Il Guardasigilli Anna Maria Cancellieri tira dritto e dribbla l'assedio mediatico seguito alla notizia del suo interessamento per la scarcerazione di Giulia Ligresti, figlia di Salvatore. In attesa dei suoi chiarimenti in Parlamento, previsti a metà settimana, la Cancellieri tiene a spiegare che non c'è nulla di anomalo nel suo interessamento riguardo le scadenti condizioni della Ligresti nel carcere di Vercelli: si è comportata così anche per altri detenuti, le cui situazioni sono state segnalate al suo Ministero (sei casi solo ad agosto). Ciò che crea scandalo è principalmente la pesantezza del nome, certamente delicato in questo periodo: Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti, e la Cancellieri si conoscono da quarant'anni e così la segnalazione è stata più facile - pare si voglia far intendere. Tuttavia, la Procura di Torino ha ribadito ieri che non c'è stato nessun occhio di riguardo per la Ligresti, così come confermato dal medico legale Roberto Testi, sulla cui perizia la Procura di Torino ha fondato il parere positivo alla scarcerazione.
Io credo alla buona fede del ministro; tuttavia, mi vengono in mente due cose. La prima: è necessario accertare  che l'intervento della Cancellieri sia stato veramente uguale a quello per un qualsiasi altro Pinco Pallino ovvero che il nome della famiglia Ligresti e la conoscenza intima di Gabriella Fragni non abbiano inciso nel rendere più sollecito l'interessamento: questo lo potrà confermare il ministro nei prossimi giorni, quando riferirà in Parlamento. La seconda: forse, come mi suggerisce qualcuno, all'inizio di un mandato in un pubblico ufficio, un politico deve fare l'elenco delle amicizie "scomode" che si prevede possano in un futuro, più o meno prossimo, creare equivoci o casi mediatici: fa strano, non siamo abituati, ma probabilmente potrebbe aiutare. O forse dobbiamo cambiare la nostra testa e finire di inquadrare qualsiasi vicenda riguardante qualsiasi politico nella categoria dell'inciucio e del magna magna

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