E' veramente assurda la discussione sull'elezione del presidente della Vigilanza Rai, veramente senza senso. O meglio c'è un senso, ma è sbagliato.
Innanzitutto è un bene che si sia arrivati a questa elezione, sebbene Pd e Idv non la pensino così: l'elezione di Villari ha chiuso un vulnus che durava da alcuni mesi e la sua modalità dell'elezione è stata regolare: Villari è stato eletto col Pd e pertanto si è rispettata la normale prassi che assegna all'opposizione il presidente della Vigilanza.
Ma Veltroni & co. si sono chiesti perchè si sia giunti a questo punto? La vicenda è partita con l'elezione di un giudice della Consulta (che doveva succedere a Vaccarella): questa spettava per prassi parlamentare al centrodestra, che aveva indicato il nome di Gaetano Pecorella. Un nome certo importante, ma con qualche problema di opportunità politica, dal momento che è attualmente indagato. Allora il centrodestra ha proposto un nuovo nome, su cui si è trovata l'intesa: Giuseppe Frigo. Parallelamente si trascinava l'elezione del presidente della Commissione di Vigilanza Rai, che spetta al Pd: il nome proposto da Pd e Idv è stato quello di Leoluca Orlando, portavoce dell'Italia dei Valori di Di Pietro. Oltre alle riserve sulla persona, lo stesso Orlando ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui affermava che il nostro Paese è in una situazione simile all'Argentina e si avvicina alla "deriva autoritaria".
A questo punto mi chiedo come una persona del genere possa essere definita equilibrata e come possa essere la persona giusta per presiedere un organo di garanzia come la Vigilanza Rai? Perciò auguri a Villari per la sua elezione, sperando che, avendo a cuore l'interesse del Paese, non ceda alle richieste di dimissioni di Veltroni, che certo ora ha un problema interno con l'Idv.
Innanzitutto è un bene che si sia arrivati a questa elezione, sebbene Pd e Idv non la pensino così: l'elezione di Villari ha chiuso un vulnus che durava da alcuni mesi e la sua modalità dell'elezione è stata regolare: Villari è stato eletto col Pd e pertanto si è rispettata la normale prassi che assegna all'opposizione il presidente della Vigilanza.
Ma Veltroni & co. si sono chiesti perchè si sia giunti a questo punto? La vicenda è partita con l'elezione di un giudice della Consulta (che doveva succedere a Vaccarella): questa spettava per prassi parlamentare al centrodestra, che aveva indicato il nome di Gaetano Pecorella. Un nome certo importante, ma con qualche problema di opportunità politica, dal momento che è attualmente indagato. Allora il centrodestra ha proposto un nuovo nome, su cui si è trovata l'intesa: Giuseppe Frigo. Parallelamente si trascinava l'elezione del presidente della Commissione di Vigilanza Rai, che spetta al Pd: il nome proposto da Pd e Idv è stato quello di Leoluca Orlando, portavoce dell'Italia dei Valori di Di Pietro. Oltre alle riserve sulla persona, lo stesso Orlando ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui affermava che il nostro Paese è in una situazione simile all'Argentina e si avvicina alla "deriva autoritaria".
A questo punto mi chiedo come una persona del genere possa essere definita equilibrata e come possa essere la persona giusta per presiedere un organo di garanzia come la Vigilanza Rai? Perciò auguri a Villari per la sua elezione, sperando che, avendo a cuore l'interesse del Paese, non ceda alle richieste di dimissioni di Veltroni, che certo ora ha un problema interno con l'Idv.
Nessun commento:
Posta un commento