giovedì 24 febbraio 2011

GOMORRA CONTINUA



Mi accingo a terminare la lettura di Gomorra, sebbene lo abbia già letto in tempi diversi a spezzoni, piccoli bocconi di una storia difficile da digerire, flash chiari su un mondo ignorato fino all'uscita del libro. Il quadro che emerge è a dir poco raccapricciante: Gomorra rappresenta un mondo parallelo, dove si vive un'altra vita, con altre regole, altri tempi, altri ruoli, altre gerarchie, dove il tempo ha un andamento diverso con rapide accelerazioni e repentini arresti, tra una fuga dalle forze dell'ordine o un colpo di pistola esploso a bruciapelo. Gomorra è una pianta tenace e corroborata da un ambiente compiacente, dove lo stato delle cose deve rimanere tale per non sovvertire l'equilibrio illecito, costruito negli anni attraverso il mancato rispetto di ogni regola, calpestando le più banali norme fino a sfidare lo Stato ai più alti livelli. Le radici di Gomorra, come quelle di una pianta infestante, hanno pervaso l'economia, raggiungendo alcuni punti nevralgici come l'industria della moda o quella edilizia, due settori nei quali la camorra recita una parte di primo piano, dettando in molte zone tempi e modi dell'economia.

Proprio a tal proposito, Antonio Crispino su Corrieretv, ha confezionato uno splendido servizio realizzato nell'hinterland napoletano, che documenta in maniera terribilmente vera come il mercato del falso made in Italy sia alquanto fiorente, un mercato di prodotti ricercati e rinomati della nostra moda, che sfuggono "a qualsiasi tipo di catalogazione, associazione di categoria, import/export", un mercato organizzato in sottoscala, cantine o retrobottega di anonime abitazioni. Per cercare di capire il meccanismo di questo mercato perverso, l'inviato si è finto interessato a confezionare alcuni capi delle case di moda più importanti, ovviamente in nero: le parole udite dagli "imprenditori" fanno rabbrividire, considerando che si spende quattordici euro per un completo da donna rivenduto a cinquanta volte tanto oppure sette euro per una confezione da uomo che costerà almeno settanta euro. Curioso l'incontro con Kabir, "imprenditore" pachistano, partito tredici anni fa come apprendista sarto e ora proprietario di alcune fabbriche di falsi, il quale non vuole Italiani a lavorare presso di lui; per far capire il concetto, infatti, mette letteralmente alla porta l'inviato di Corrieretv.
Qui sotto è possibile vedere il filmato per intero.

lunedì 21 febbraio 2011

SANREMO AI RAGGI X

Cari amici del blog,
avrete notato la mia assenza: è da un po' che non scrivo, purtroppo il momento è di quelli tormentati e intensi, pieno di impegni, che non si ha neanche il tempo per curare la propria finestra sul mondo. Fra non molte ore, raggiungerò un traguardo importante, dopo alcuni anni di sacrificio e di studio; e forse, dopo, riuscirò ad essere più presente. Gli spunti di discussione non mancano, manca il tempo (e spesso il luogo) per buttarli sulla tastiera e pubblicarli: passata l'ispirazione, si fatica a scrivere un bel pezzo e si soprassiede. Ciononostante, cerco di rimanere sempre aggiornato su ciò che succede nel mondo e, da questo punto di vista, la radio è un ottimo aiuto: la possibilità di interfacciarsi con altri utenti, la necessità di proporre notizie più o meno curiose, la voglia di comunicare con gli ascoltatori spingono ad informarsi ad ogni costo e di questo sono contento. Passo alcuni giorni senza riuscire a sfogliare nemmeno il quotidiano, ma, per fortuna, l'àncora di Internet mi salva: un occhio ai siti d'informazione, così come a Facebook o Twitter, lo butto sempre.



Tuttavia, non potevo fare a meno di seguire la kermesse canora più famosa d'Italia: "Perché Sanremo è Sanremo", verrebbe da dire. No, per quanto mi riguarda non è così, sono stato abituato ad edizioni di Sanremo noiose e poco gradevoli, per ricordarne una interessante e che ho seguito quasi per intero (dovete considerare la mia allergia alla televisione a causa della quale non seguo per più di un'ora al giorno la televisione, quando la seguo), devo risalire con la memoria all'edizione condotta da Paolo Bonolis, vero animale da palcoscenico, capace di tenere attaccati al televisore milioni di Italiani e di ottenere un enorme successo.


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