venerdì 14 dicembre 2007

FALCE E CARRELLO

A 81 anni, Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, decide di raccontarsi e di raccontare la storia del colosso che lui ha contribuito a plasmare fino ad assumerne la presidenza. Leggendo il libro, si coglie subito il carattere di Caprotti: uomo deciso, concreto, dedito al lavoro, ambizioso. Comincia a lavorare nel settore alimentare e impianta i primi punti di vendita a libero servizio derivati dai modelli americani di grande successo. Tuttavia, l'attività stenta a decollare: la gente, povera, è abituata ad acquistare la merce ai mercatini rionali e ai carrettini.
A partire dagli anni ‘60, con le lotte di fabbrica che Caprotti vive in prima persona, cresceranno i salari e quindi i consumi e i suoi supermercati avranno più clienti.
Negli anni ‘70 e ‘80 avranno luogo duri scontri sindacali e sociali sebbene il libero servizio si estenda in sempre più vaste e periferiche superfici
Alla pretesa di paghe più alte si risponde con l’innovazione tecnologica che aumenta la produttività del lavoro: Esselunga diviene leader nei sistemi di magazzinaggio automatizzati e nell’introduzione del codice a barre che riduce drasticamante il personale e la sua qualificazione.
A parte questo quadro che fa pensare che Esselunga abbia sempre avuto la fortuna dalla sua, bisogna tenere presente che non sempre è stato così, anzi il più delle volte Caprotti e la sua creatura si sono dovuti difendere dagli assalti degli altri operatori del settore, le Coop in testa.
E proprio per documentare ciò il libro si chiude con l'appendice di Stefano Filippi: la Coop insieme a Conad detiene il 26,4% del mercato, pari a un quarto abbondante del totale; e come ha fatto a raggiungere quest'"egemonia quasi assoluta"? Grazie a una struttura societaria e un assetto legislativo e fiscale tutto particolare. Filippi lo spiega bene: "sono enti senza fini di lucro e dovrebbero devolvere una parte sostanziale degli utili a scopi mutualistici. L'acquisto e la cessione di quote non avvengono sul libero mercato: sono operazioni soggette all'approvazione del Consiglio d'Amministrazione". Un intero capitolo è dedicato al "regime fiscale di favore", elencando la deducibilità dall'imponibile del 70% dell'IRES, la deducibilità integrale degli utili destinati a riserve obbligatorie,ecc. Per non parlare del fatto che controllori e controllati sono quasi le stesse persone...Un intero capitolo è dedicato ad una sorta di biografia dei vari attori della galassia Coop: Zucchelli (Coop Estense), Campaini (Unicoop Firenze), Cordazzo (Coop Liguria), Stefanini (Coop Adriatica).
Insomma, lo spaccato di un mondo che pochi conoscono e che chi conosce cerca di tenere nascosto per evitare che vengano alla luce le tante cose che non vanno!

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