domenica 17 maggio 2009

DIRITTI DIVERSI. LA LEGGE NEGATA AI GAY



Alle 14,30, nella Sala Rossa, viene presentato il libro di Annamaria Bernardini De Pace, notissima avvocatessa matrimonialista. In sua compagnia dialogano Alessandro Cecchi Paone e Franco Buffoni, autore di Zamel.

La Bernardini De Pace spiega perchè ha scritto questo libro. E parte da quello che lei considera "l'obbrobrio quotidiano", riferito alla scarsa considerazione o alla discriminazione nei confronti degli omosessuali. Forte delle conoscenze tecniche, ricorda come la Costituzione del 1948, "il più bel libro che fu mai scritto", afferma che tutti i cittadini sono uguali e hanno gli stessi diritti, mentre non è scritto che la famiglia debba basarsi sull'unione di un uomo o di una donna. "Forse nel diritto canonico, nella consuetudine, ma là non è scritto così", incalza l'avvocatessa.
Una cosa che non riesce a sopportare è l'ipocrisia: quell'ipocrisia per la quale la classe politica in toto promette e non mantiene promesse riguardo la regolamentazione della condizione giuridica degli omosessuali. E quella stessa ipocrisia per cui si ha un atteggiamento garantista nei confronti di clandestini o stupratori e non si tiene conto di almeno 3 milioni - c'è chi dice 5 - di omosessuali relegati in un ghetto immaginario, nel dimenticatoio più totale. Così come non c'è nessuna legge contro l'omofobia (si celebra oggi, tra l'altro, la IV Giornata mondiale contro l'omofobia), perchè la legge anti-discriminatoria vigente, la legge Mancino, prende in considerazione tutte le categorie, tranne gli omosessuali.






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