mercoledì 6 maggio 2009

ANCHE RUTELLI LO CONFERMA

Mi ha fatto piacere leggere l'intervista concessa dal senatore Francesco Rutelli al Corriere della Sera in edicola oggi. Perchè ho ritrovato gli stessi consigli che avevo lanciato a Franceschini nel post di due giorni fa.

Le grida d’allarme dove ci portano? Im­portante è presentare al Paese la nostra poli­tica, che convinca i ceti produttivi: piccole imprese, artigiani, cooperative, lavoratori. E importante è fare tesoro del successo del Pd a Trento, con una alleanza che guarda al cen­tro .

Quando Andrea Garibaldi ricorda a Rutelli che "il Pd si è asserragliato fra pen­sionati e impiegati, ha perso i ceti produtti­vi e non prova neanche a riconquistarli", trovo invece discutibile la spiegazione dell'ex segretario della Margherita.

C’è stata la crisi della coalizione Prodi e la destra ha guadagnato voti sulle paure. Ora ha costruito consenso sulla leadership forte di Berlusconi. Ma non gli durerà, perché è sull’uscita dalla crisi economica che avverrà il confronto.

Credo sia riduttiva la giustificazione riguardo la sconfitta sulle Politiche: il centrodestra ha fatto proposte concrete, con discreti risultati se correlati all'avvento della crisi. E, proprio su questa, avviene il confronto, certo: basti guardare gli ultimi dati economici per dirlo (si veda l'articolo di Sergio Rizzo di ieri): "nella recessione «più profonda e diffusa del dopoguerra», per usare le parole della Commissione europea, c' è chi è messo peggio di noi".

«Davvero: non con l’antiberlusconismo. Al contrario, con una strategia economica e sociale, visto che Berlusconi di questo non si occupa. E’ possibile che più arretra il mo­dello iperliberista e meno - da parte dei ceti popolari - ci si rivolge ai progressisti? Que­sta è la crisi del Pd. Dobbiamo puntare sugli ambienti più competitivi, sull’efficienza del settore pubblico, sulle piccole e medie im­prese abbandonate. E recuperando credibili­tà sui temi della sicurezza».

Franceschini farebbe bene a seguire le voci di Rutelli e non solo: anche Latorre e Gentiloni, sebbene in maniera meno esplicita, ricordano che il Pd ha e deve trovare altri argomenti per fare un'opposizione seria.

2 commenti:

  1. Mah ... secondo me Rutelli è l'ultimo che può pretendere di dire a Franceschini cosa deve fare. Penso che a uno come Rutelli non affiderei nemmeno un centesimo di euro. Io confido molto, nel prossimo congresso del partito, con la speranza che facciano piazza pulita delle vecchie cariatidi che rendono il PD una brutta copia, versione radical shique del PdL.
    POTERE AL DUBBIO!

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