giovedì 16 dicembre 2010

IL MOMENTO DI GLORIA

A giudicare da quanto si sente in tv, Domenico Scilipoti è l'uomo del momento. Al pari suo, anche personaggi come Bruno Cesario o Maurizio Grassano o Antonio Razzi, in virtù del recente sommovimento politico in Parlamento, hanno avuto quel momento di gloria che altrimenti non avrebbero avuto. Tutti pronti a giurare che si immolavano per un giudizio mutato dalle condizioni politiche, tutti pronti a giurare che nessuna offerta era stata loro fatta al fine di un cambio di casacca. Tra l'altro Scilipoti ha dato mostra delle sue grandi oratorie a Una giornata da pecora su Radio2, dove ha svuotato il sacco da tante dicerie rivolte nei suoi confronti.



Una notizia certamente degna di nota riguardo il deputato siciliano viene appresa da una relazione finale prefettizia che nel 2005 chiede e ottiene lo scioglimento del Comune di Terme Vigliatore (ME) per infiltrazioni mafiose; quando è stato redatto il documento, Scilipoti è consigliere comunale, precedentemente è stato anche assessore al Bilancio. Ecco il giudizio della la commissione presieduta dal viceprefetto Nino Contarino, dal comandante dei carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, Domenico Cristaldi, dal dirigente del commissariato di polizia di Barcellona, Fabio Ettaro e dal comandante del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Messina, Domenico Rotella: "Collegamenti intercorsi tra Scilipoti Domenico, classe ’57, il quale ricopriva nel 2002, seppur per breve tempo, anche l’incarico di Assessore Comunale al Bilancio nella giunta Nicolò, con personaggi appartenenti ad una delle più importanti cosche della provincia di Reggio Calabria”.
Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, nel 1993 viene costruita nel comune siciliano una palazzina, in via Stabilimento, di Scilipoti, ma anche di Annunziato Stelitano, Lorenzo Stelitano e Giovanni Minnici, tutti medici e incensurati e imparentati con il clan Zavatteri. Un report dei Carabinieri affermava: "I tre hanno rapporti di parentela con una delle più importanti cosche della provincia di Reggio Calabria". I carabinieri annotano che la comproprietà evidenzia "i collegamenti tra Domenico Scilipoti con personaggi appertenenti alle cosche reggine". Circostanza che non porterà a nessuna incriminazione, mai un avviso di garanzia per il deputato. Tuttavia, il documento redatto dai Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto e ripreso dalla relazione prefettizia parla chiaro: "Per anni il comune di Terme Vigliatore è stato amministrato da un gruppo di persone che si associano stabilmente al fine di procurare a se stessi, parenti e soci ingiusti vantaggi patrimoniali in danno alla Pubblica amministrazione".
Secondo quanto riporta Wikipedia alla pagina dedicata a Domenico Scilipoti, "nel Luglio del 2010 Scilipoti viene indagato per calunnia e produzione di documenti falsi sempre in merito ai debiti contratti e a novembre 2010 riceve un avviso di garanzia. Condannato (in secondo grado) al pagamento di 200.000 euro, subisce il pignoramento dell'abitazione e di sette immobili di sua proprietà."
Un personaggio dalla vita non certo noiosa, piena di diversivi. Un cultore dell'agopuntura al punto che "non posso rimanere in un partito che non fa niente per l'agopuntura": assolutamente no, è una mancanza troppo grave. Un uomo singolare che, come mostra Repubblica.it in un video, ha pagato un gruppo di immigrati per inscenare una protesta a suo favore in piazza San Silvestro a Roma. "Questo per noi è un lavoro" e lo striscione recita: "Martedì 14 dicembre 2010 Onorevole Scilipoti-libertà" e poi sotto, a pennarello: "Libertà dallo strapotere delle banche. Associazione antiracket e antiusura. Lotta contro tutte le mafie. Brescia".

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