Si è spento oggi a Roma Enzo Bearzot, l'ex ct azzurro campione del mondo nel 1982. La notizia è stata data poco fa da Sky e la triste ricorrenza ricorre con l'anniversario della morte di Vittorio Pozzo, l'altro grande tecnico bicampione del mondo.
Nato ad Aiello del Friuli 83 anni fa, è stato un buon mediano negli anni '50, quando giocò con le maglie di Inter e Torino. Ma è senz'altro come ct della Nazionale che ha raggiunto i maggiori risultati ed è entrato nell'immaginario collettivo: il fotogramma che tutti abbiamo in mente, anche chi - come me - ha rivisto quelle immagini a distanza di tempo e non le ha potute vivere, è quella della Coppa del Mondo in primo piano, con il presidente della Repubblica Sandro Pertini alla sua destra, Dino Zoff di fronte e Franco Causio opposto.
Enzo Bearzot arriva nel 1975 alla guida dell'Italia e vi resta fino al 1983, conquistando il quarto posto ai Mondiali del 1978 e il primato mondiale nel 1982. Inevitabilmente, Bearzot rimarrà sinonimo di Mondiale, anzi di Mundial, Spagna 1982. Il Mondiale delle polemiche e delle derisioni, del silenzio stampa, di Gentile che marca Maradona, dell'eliminazione di Argentina e Brasile, di Paolo Rossi e di Pertini che esulta in tribuna durante la finale al Bernabeu di Madrid vinta per 3-1 con la Germania. Il Mondiale di Enzo Bearzot: un capolavoro di un uomo che riuscì a riportare l’Italia sul tetto del mondo dopo ben 44 anni, lui che di anni non aveva ancora compiuti 55, il Vecio. Con il suo orgoglio, la sua straordinaria umanità e il suo stile, aveva compiuto il miracolo, proprio nel momento in cui il Paese aveva bisogno di qualcosa che sollevasse il morale.
Nato ad Aiello del Friuli 83 anni fa, è stato un buon mediano negli anni '50, quando giocò con le maglie di Inter e Torino. Ma è senz'altro come ct della Nazionale che ha raggiunto i maggiori risultati ed è entrato nell'immaginario collettivo: il fotogramma che tutti abbiamo in mente, anche chi - come me - ha rivisto quelle immagini a distanza di tempo e non le ha potute vivere, è quella della Coppa del Mondo in primo piano, con il presidente della Repubblica Sandro Pertini alla sua destra, Dino Zoff di fronte e Franco Causio opposto.
Enzo Bearzot arriva nel 1975 alla guida dell'Italia e vi resta fino al 1983, conquistando il quarto posto ai Mondiali del 1978 e il primato mondiale nel 1982. Inevitabilmente, Bearzot rimarrà sinonimo di Mondiale, anzi di Mundial, Spagna 1982. Il Mondiale delle polemiche e delle derisioni, del silenzio stampa, di Gentile che marca Maradona, dell'eliminazione di Argentina e Brasile, di Paolo Rossi e di Pertini che esulta in tribuna durante la finale al Bernabeu di Madrid vinta per 3-1 con la Germania. Il Mondiale di Enzo Bearzot: un capolavoro di un uomo che riuscì a riportare l’Italia sul tetto del mondo dopo ben 44 anni, lui che di anni non aveva ancora compiuti 55, il Vecio. Con il suo orgoglio, la sua straordinaria umanità e il suo stile, aveva compiuto il miracolo, proprio nel momento in cui il Paese aveva bisogno di qualcosa che sollevasse il morale.
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