Festa in casa Inter, come ovvio: proprio all’ultima giornata, l’Inter si è aggiudicata lo scudetto, “il terzo consecutivo dell’era Moratti” come dicono molti giornali. Non parliamo della festa che si è fatta per le strade, tra caroselli di auto e persone che agitavano grosse bandiere. Tutto giustificato, niente da dire.
Però, ci sono dei però: Inter quasi indiscussa campione d’Italia, con la Roma a un solo punto, Roma che non ha certo demeritato vista la posizione raggiunta, che poteva comunque sfruttare meglio molte partite perse in maniera banale. Inter che, fuori dall’Italia, ha mal figurato: con la rosa che ha - ampiamente criticabile perché gli Italiani presenti sono una specie quasi estinta, ma che farebbe felice un qualsiasi allenatore non fosse altro per il singolo valore dei giocatori, quasi tutti titolari nelle rispettive nazionali - è semplicemente deludente il risultato raggiunto in Champions League. Inter che, a dispetto di quello che fino a due anni fa si diceva della Juve, è stata talvolta favorita da arbitraggi indecenti durante partite altrimenti catastrofiche. Inter che, da due anni, è padrona quasi incontrastata del campionato, certo per alcuni suoi meriti, aiutata però da compagini avversarie spesso inconsistenti o sprecone: tanto per dirla esplicitamente io aspetterei a festeggiare i fasti di un’Inter grandiosa perché l’anno prossimo torna ad affacciarsi nell’agone della corsa allo scudetto una certa Juventus, reduce da un campionato a dir poco magnifico, visto il punto di partenza; se si pensa che l’anno scorso ha lottato in serie B per la promozione nella massima serie, sprecando molte energie, e che quest’anno gli obiettivi sono stati ampiamente superati visto l’ottimo terzo posto (che vale il preliminare di Champions League) e un Del Piero capocannoniere (in attesa della chiamata di Donadoni), allora forse, alla luce di tutto ciò, l’anno prossimo la Vecchia Signora sarà sicuramente rinforzata in termini di uomini e motivazioni per dare filo da torcere all’Inter.
Perciò la giusta festa dell’Inter deve fare i conti con un campionato non proprio falsato come l’anno scorso, ma comunque non “a pieno carico”.
E quindi agli Interisti dico: “Non fatevi troppe illusioni, l’anno prossimo la corsa allo scudetto sarà più dura”. Il consiglio che invece mi sento di dare è questo: “Prova a lavorare atleticamente e psicologicamente per cercare di arrivare almeno alla finale di Champions perché, alla luce dei tanti campioni che hai, non riuscire a giocare tutta la Champions rappresenta un fallimento”.
Però, ci sono dei però: Inter quasi indiscussa campione d’Italia, con la Roma a un solo punto, Roma che non ha certo demeritato vista la posizione raggiunta, che poteva comunque sfruttare meglio molte partite perse in maniera banale. Inter che, fuori dall’Italia, ha mal figurato: con la rosa che ha - ampiamente criticabile perché gli Italiani presenti sono una specie quasi estinta, ma che farebbe felice un qualsiasi allenatore non fosse altro per il singolo valore dei giocatori, quasi tutti titolari nelle rispettive nazionali - è semplicemente deludente il risultato raggiunto in Champions League. Inter che, a dispetto di quello che fino a due anni fa si diceva della Juve, è stata talvolta favorita da arbitraggi indecenti durante partite altrimenti catastrofiche. Inter che, da due anni, è padrona quasi incontrastata del campionato, certo per alcuni suoi meriti, aiutata però da compagini avversarie spesso inconsistenti o sprecone: tanto per dirla esplicitamente io aspetterei a festeggiare i fasti di un’Inter grandiosa perché l’anno prossimo torna ad affacciarsi nell’agone della corsa allo scudetto una certa Juventus, reduce da un campionato a dir poco magnifico, visto il punto di partenza; se si pensa che l’anno scorso ha lottato in serie B per la promozione nella massima serie, sprecando molte energie, e che quest’anno gli obiettivi sono stati ampiamente superati visto l’ottimo terzo posto (che vale il preliminare di Champions League) e un Del Piero capocannoniere (in attesa della chiamata di Donadoni), allora forse, alla luce di tutto ciò, l’anno prossimo la Vecchia Signora sarà sicuramente rinforzata in termini di uomini e motivazioni per dare filo da torcere all’Inter.
Perciò la giusta festa dell’Inter deve fare i conti con un campionato non proprio falsato come l’anno scorso, ma comunque non “a pieno carico”.
E quindi agli Interisti dico: “Non fatevi troppe illusioni, l’anno prossimo la corsa allo scudetto sarà più dura”. Il consiglio che invece mi sento di dare è questo: “Prova a lavorare atleticamente e psicologicamente per cercare di arrivare almeno alla finale di Champions perché, alla luce dei tanti campioni che hai, non riuscire a giocare tutta la Champions rappresenta un fallimento”.
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