Walter Veltroni sembra veramente in preda ai bollenti spiriti, a giudicare dalle esternazioni delle ultime due settimane.
"La destra sta rovinando economicamente, politicamente e moralmente l'Italia", "genocidio dei valori", "deserto storico e culturale", società "egoista e spietata" in cui "tutto è indistinto e tutto è lecito".Queste sono solo alcune delle frasi pronunciate oggi nella conferenza di chiusura alla scuola estiva di politica del Pd (viene da pensare che, se questi sono i pensieri dominanti, siamo messi male): parole molto pesanti, eccessive, che non corrispondono alla realtà. E si tratta solo di alcuni estratti. Sebbene il livello generale della conferenza sia questo: Veltroni ha dipinto un Paese immerso nel buio, tetro, governato dalle peggiori persone. Ci vuole tanto coraggio per parlare così, veramente tanto, perché si ignora totalmente qual è la realtà. Veltroni ha poco da arrabbiarsi se il sondaggio della Stampa dava qualche giorno fa il Pd al 30%: continuando con questo copione, il Pd potrà solo scendere nei consensi.
"L'Italia si renderà conto a breve che sette anni di governo della destra l'hanno ridotta nella condizione drammatica in cui si trova oggi". "Stanno alzando le tasse e finiti i fuochi artificiali rimarranno solo le macerie" (frase pronunciata alla festa del Pd).Per la situazione "drammatica" in cui ci troviamo oggi, é bene che Veltroni chieda a Prodi e compagni: sono bastati due anni per aumentare la pressione fiscale in maniera pesante e far sprofondare il Paese molto in basso. Perciò, prima di parlare degli altri vale la pena fare un'analisi della propria parte politica. E le "macerie" le ha lasciate la sinistra, nel 2006, quando in un periodo di crescita in Europa noi non siamo cresciuti: quelle sono le vere "macerie"...
Veltroni sottolinea l'idea dell'"io separato dal noi", "un virus che può fare solo male a una comunità". Ed è la destra "responsabile di questo clima di una società senza valori, in cui tutti coltivano solo il proprio desiderio individuale e si considera la missione e l'impegno collettivo e solidale come una favola per buoni sentimenti". E così, di fronte agli immigrati o a chi ha un orientamento sessuale diverso, "bisogna solo proteggersi, tirar su muri e costruire fortezze".Il segretario del Pd forse ignora che la destra ha sempre avuto rispetto per chi aveva orientamento sessuale diverso, purché questo non venisse eletto a icona da seguire o a icona di normalità. E per di più i ministri Brunetta e Rotondi hanno espresso l'intenzione di preparare una loro legge sulla falsariga dei Dico o Pacs che dir si voglia. Riguardo gli immigrati, non si tratta certo di "tirar su muri" a priori: é importante che lo Stato dimostri di essere presente e che perciò coloro che sono clandestini vengano espulsi in quanto fuorilegge. E' un concetto semplice, che però è difficile recepire per il Pd e la sinistra in genere, abituata per vocazione ad accogliere chiunque all'insegna del buonismo. Grazie a questo atteggiamento, siamo uno dei Paesi in cui arriva la maggior parte di immigrati regolari (la questione geografica ha un'importanza relativa).
"Per il pensiero democratico la scuola è il centro di tutto, per la destra è un costo da tagliare. Per Berlusconi la scuola è la sua televisione, è così che vuole che vengano formati gli italiani". Parole offensive e ingiustificate: perché si dimenticano i recenti provvedimenti della Gelmini? Il ritorno della divisa e dei voti a scuola, l'introduzione dell'educazione civica e stradale, il maestro unico: in un periodo in cui non si naviga nell'oro, é necessario tagliare il superfluo in tutti i settori, impegnandosi in una migliore razionalizzazione delle risorse disponibili.
La frase sulla formazione degli Italiani è proprio di cattivo gusto, oltreché fala: non siamo più nel Ventennio o nella Russia stalinista, sotto un dittatore che comanda ciò che gli alunni devono studiare. E' molto più facile che sia la sinistra che formi i ragazzi: tra cinema, giornali, televisione e, soprattutto, la scuola ha tentacoli ovunque e ben sappiamo come sia in grado di plasmare le opinioni.
"Chi sfrutta i privilegi ma non si mescola fra la gente, a chi ha capito che, per andare sui giornali, bisogna sparare bordate senza preoccuparsi dei danni inferti al partito, a chi ci lavora, a chi ci crede"E' una frase pronunciata da Veltroni alla festa del Pd a Firenze nei confronti di Parisi, reo di aver affermato che il Pd ha avuto "una falsa partenza" e definito Berlusconi "grande leader": invece di far partire strali nei confronti di Parisi, che ha solo definito i contorni di una realtà sotto gli occhi di tutti, era molto più importante dar peso a quelle parole, usarle per un'analisi nel partito sperando di trovare i motivi della sconfitta e nuove armi per raccogliere consenso nel futuro. E invece no, chi non è d'accordo col segretario e con la maggioranza del partito non ha diritto di esprimere la propria opinione: meno male che si definiscono "democratici"!
Credo, quindi, che, viste le parole che girano nel Pd, Veltroni & co. siano un po' in crisi, per lo meno sembra che abbiano perso la bussola e navighino a fatica, lanciando urli e rantoli.
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