
Una mattinata piacevole ed interessante è quella che ho passato ieri in una Milano tranquilla, popolata da tante biciclette e baciata da un sole caldo che ha piacevolmente riscaldato l'aria, facendo assaggiare il primo tepore di una primavera che arriva tra pochi giorni. Nella libreria Centofiori di piazzale Dateo, ho assistito alla presentazione del libro Vaticano S.p.A. di Gianluigi Nuzzi. Si è trattato in realtà di una chiacchierata tra amici, tra persone che, ciascuna nel suo campo, ha contatti stretti con le vicende oscure di cui è pieno il nostro Paese e di cui Nuzzi si è occupato nel suo libro: dal lato del giornalista, del cronista attento e puntuale, è intervenuto Gianni Barbacetto, mentre dal lato del giudice che ha lavorato con tali questioni è intervenuto Renato Bricchetti, consigliere di Cassazione e già giudice istruttore del crac Ambrosiano.
Dopo una breve introduzione di Nuzzi, che ha contestualizzato il libro, la parola è passata a Barbacetto. Egli ha apprezzato il lavoro di Nuzzi, sostenendo che il libro piace perchè aiuta ad analizzare i rivoli nascosti della nostra storia, in cui i chiaroscuri sono un Leitmotiv. Ricorda le

Il giudice Bricchetti loda il libro dal momento che esso si basa solo ed esclusivamente su documenti, senza "ipotesi di lavoro" sulle quali meditare o argomentare, ma con "verità" che sono presentate in maniera nuda e cruda per essere fruibili a tutti. Ricorda, attraverso le conoscenze personali degli atti, gli aneddoti e le considerazioni maturate, i principali eventi narrati nel libro, da Calvi a Sindona

Consiglio nuovamente a tutti di leggere il libro, se non l'avete fatto, o di rileggerlo per mettere a fuoco alcuni particolari anche alla luce di vicende recenti (vi segnalo l'articolo di Giovanni Bianconi apparso ieri sul Corriere della Sera, Soldi e segreti, il caso Orlandi. La pista della vendetta anti Ior). Ancora una volta mi piace sottolineare come il libro non vuole essere anticlericale, nè screditare la Chiesa, ma è semplicemente una grande prova di giornalismo e, come dice il suo autore, un'"operazione di informazione", un preciso e capillare racconto di fatti documentati.

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