giovedì 7 luglio 2011

DIRITTI D'AUTORE: L'AGCOM RITRATTA


La levata di scudi di due giorni fa ha sortito gli effetti sperati: la delibera sul diritto d'autore da parte dell'AgCom che aveva dato vita a La notte della rete è stata ammorbidita. Tra le principali modifiche la più importante è quella riguardante la chiusura dei siti web, atto che può essere messo in essere solo dalla magistratura; inoltre, i giorni di tempo per il contradditorio sono passati da cinque a quindici. Così si è espresso ufficialmente Corrado Calabrò, presidente dell'AgCom, che ha approvato la delibera con sette voti a favore, uno contrario e uno astenuto.


Abbiamo messo a punto un testo attentamente riconsiderato, dal quale sono state eliminate ambiguità e possibili criticità, fugando così qualsiasi dubbio sulla proporzionalità e sui limiti dei provvedimenti dell’Autorità e sul rapporto tra l’intervento amministrativo e i preminenti poteri dell’Autorità giudiziaria. L’articolato verrà ora sottoposto a una nuova consultazione pubblica che prevede un ampio termine per far pervenire osservazioni e suggerimenti. E’ nostra intenzione stimolare un dibattito approfondito e aperto a tutti i contributi e a tutte le voci della società civile, del mondo web e di quello produttivo, della cultura e del lavoro. In questo spirito ho anche dato la mia disponibilità a un’audizione presso le competenti Commissioni parlamentari sullo schema di regolamento qualora il Parlamento lo ritenga opportuno.






Qui di seguito vi riporto in breve i punti principali della delibera, tratti da un pezzo de il Fatto Quotidiano.

Incentivazione al rispetto del diritto

La prima parte del nuovo schema normativo è dedicata alle misure per l’incentivazione al rispetto del copyright. Tra queste, lo sviluppo di misure di sostegno dell’offerta legale, la richiesta di elaborazione di codici di condotta da parte dei gestori dei siti, la promozione di accordi che semplifichino la distribuzione. In più, l’autorità chiede l’istituzione di campagne di sensibilizzazione al consumo legale dei contenuti protetti da copyright

La pirateria

La seconda parte del provvedimento è quella destinata a far discutere di più e riguarda le misure di controllo e repressione della pirateria. Si tratta, in sostanza, della procedura di rimozione dei contenuti che violano il diritto d’autore. A sua volta si articola in due fasi, una dedicata ai gestori dei siti, l’altra ai procedimenti di fronte alle autorità competenti.

Nella prima fase, se riconosce che i diritti del contenuto oggetto di segnalazione sono effettivamente riconducibili al segnalante, il gestore del sito può rimuoverlo lui stesso entro 4 giorni, accogliendo la richiesta rivoltagli (notice and take down). Nella seconda fase, qualora l’esito della procedura di notice and take down non risulti soddisfacente per una delle parti, questa potrà rivolgersi all’Autorità, la quale, a seguito di un “trasparente contraddittorio” della durata di 10 giorni, potrà impartire nei successivi 20 giorni (prorogabili di altri 15) un ordine di rimozione selettiva dei contenuti illegali o, rispettivamente, di loro ripristino, a seconda di quale delle richieste rivoltegli risulti fondata.

La procedura dinanzi all’Autorità è alternativa e non sostitutiva della via giudiziaria e si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti. Inoltre, come tutti i provvedimenti dell’Agcom, anche le decisioni in materia di diritto d’autore potranno essere impugnati dinanzi al Tar del Lazio. Nel caso dei siti esteri, qualora, in esito all’attività istruttoria, l’Agcom richieda la rimozione dei contenuti destinati al pubblico italiano in violazione delle norme sul diritto d’autore e il sito non ottemperi alla richiesta, il caso verrà segnalato alla magistratura per i provvedimenti di competenza.

La procedura non riguarda i siti non aventi finalità commerciale o scopo di lucro, o l’esercizio del diritto di cronaca, commento, critica o discussione, o l’uso didattico e scientifico, o la riproduzione parziale, per quantità e qualità, del contenuto rispetto all’opera integrale che non nuoccia alla valorizzazione commerciale di questa.
Inoltre, le nuove norme non prevedono alcuna misura di inibizione dell'accesso a siti Internet, dal momento che le regole non si rivolgono all'utente finale, nè intervengono sulle applicazioni peer-to-peer. A differenza della maggior parte dei Paesi europei, in caso di upload, l'upoloader (colui che carica il contenuto) riceverà l'avviso di notifica e potrà avviare la procedura di contro notifica. Infine, per quanto concerne i siti esteri, rispetto alla bozza del 2010, viene stralciata la sezione relativa ai siti esteri, che non potranno essere resi irraggiungibili; in caso di ipotesi di violazione, l'Agcom informerà l'autorità giudiziaria, che si attiverà nelle sedi competenti.

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