lunedì 11 febbraio 2013

L'ITALIA S'È RIDESTA


L'Italia s'è ridesta
Viaggio nel paese che resiste e rinasce

Aldo Cazzullo

Mondadori

€ 15,90

L’Italia oggi è spaventata, di cattivo umore, impaurita dal futuro. Invece sono convinto che l’Italia abbia davanti a sé una grande occasione di ripresa e di sviluppo. Una chance di rinascita, una nuova stagione.


Alla sua maniera, Aldo Cazzullo torna a parlare del Belpaese. E lo fa con un viaggio in alcune città - per lui emblematiche in questo periodo storico - accompagnato dal taccuino e dalle telecamere di CorriereTv. Il risultato è l'affresco di un Paese alle prese con la crisi - e di questo ci siamo resi ben conto - capace di tirare fuori il meglio di sé per rispondere alle avversità e rilanciarsi in un mondo in costante accelerazione. Non che le nostre città non abbiano difetti o cose da cambiare o punti da migliorare: questi ci sono, Cazzullo li mette in luce - dagli sprechi del comune di Palermo alla questione mal gestita dell'alluvione a Genova, dalle difficoltà d'insediamento del sindaco Pizzarotti a Parma alla tragedia del Monte dei Paschi di Siena - e da qui partono molte riflessioni su come cambiare, evolversi, riscattarsi. Cazzullo dipinge un quadro in parte già noto, che vede l'Italia come una terra piena di enormi risorse e di indicibili ricchezze, che tuttavia rimangono sottoutilizzate quando non ignorate.
Aldo Cazzullo
Già dopo i primi capitoli, si scopre che il giornalista sta guidando il lettore in un viaggio per l'Italia ai tempi della crisi, al termine del quale si può uscire più ottimisti. Per chi conosce Cazzullo, questo è noto: invidiabile l'ottimismo che prorompe dai suoi racconti di inviato, un ottimismo quasi mai retorico e utopistico, un ottimismo che fa i conti con fortune e difficoltà raccontate dalla gente, un ottimismo che esce rafforzato dalle conversazioni con gli Italiani pronti a dannarsi per il loro traguardo, resistendo e rinascendo. Perché - a ben pensarci - il mondo globale, che molti considerano una sciagura, è una grande opportunità per un Paese come l'Italia, cui si chiede di esportare le fortune che non si possono imitare: la bellezza, l’arte, il design, la creatività, la qualità della vita, la cultura del progetto e del prodotto. Il mondo di domani, nel quale dobbiamo cominciare a considerare la Cina (terzo partner commerciale dell'Italia), l’India e il Brasile, è pieno di consumatori che vogliono comprare i nostri prodotti, vestirsi come noi, vivere come noi. 
Non pensiamo a questo libro come un'opera consolatoria, un trattato di autocommiserazione con il quale piangerci addosso e aspettare la manna dal cielo per rinascere. Cazzullo regala pagine graffianti, nelle quali denuncia scandali, critica cattive abitudini e ritrae discutibili personaggi. Ovunque, però, scopre storie di successo, rintraccia motivi di speranza e scorge segnali di un grande potenziale di sviluppo: a cominciare dall’Emilia e dall’Aquila colpite dal terremoto. Con il suo giornalismo d'inchiesta, Cazzullo racconta fatti veri e vivi, che sgorgano dal dialogo con le persone, dal confronto vero con le piccole realtà dei campanili che costituiscono l'Italia. Dopo il racconto, il giornalista conclude con il catalogo delle cose da fare, iniziando dalla più importante, l'unica che ancora ci manca: la fiducia in noi stessi ci serve per il salto di qualità, dobbiamo essere consapevoli di chi siamo e di quel che possiamo fare, credere profondamente in noi stessi e nel nostro Paese.

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