domenica 13 aprile 2008

UNA GIORNATA SURREALE

Particolare, questa domenica di elezioni, assolutamente particolare: ho vissuto come sospeso nel vuoto, con mille pensieri che mi passavano per la testa riguardo probabili scenari politici futuri. Ci pensavo un po' durante la colazione, un po' durante il giro in bicicletta, un po' mentre mi recavo al seggio a votare (intorno alle 13). Fuori dal seggio fantasticavo su come poteva essere utile il mio voto... Mah, è una sensazione strana da spiegare, ma bellissima per chi la prova: un po' come se si avesse il fiato sospeso per un tempo incommensurabile.

A parte l'intermezzo politico, volevo raccontarvi la gita pomeridiana, in compagnia della mia morosa, iniziata quasi per caso, senza una meta fissa. Da Vignole Borbera, mi sono diretto in direzione di Cabella Ligure, quindi l'ho superata alla volta di Cosola e Capanne di Cosola. Mentre guidavo, ripensavo all'uscita con la squadra ciclistica in cui militavo qualche anno fa e alla fatica che avevo fatto ad affrontare l'ultimo tratto, quello che da Cosola conduce a Capanne, scollinando verso l'Emilia. Giunto a Capanne (1500 m.s.l.m.), mi sono fermato ad ammirare il panorama: intorno a me solo montagne, alcune cime innevate (probabilmente di neve fresca), la vegetazione secca a dare il senso di desolazione ed isolamento del luogo. Pensando che mi trovavo contemporaneamente all'incrocio di tre regione diverse (Piemonte, Emilia e Lombardia) e tre province diverse (Alessandria, Piacenza, Pavia).

L'immagine delle cime innevate che mi si presentava innanzi all'arrivo a Capanne di Cosola.

Quindi, dopo la sosta, incuriosito, ho continuato sulla strada che si dirige a Pey e Capannette di Pey. Anche da qui il paesaggio è mozzafiato: intorno a me solo alte montagne (guardate qui sotto per credere)!



Non contento, ho deciso di tornare a casa, ma non rifacendo lo stesso percorso, bensì prendendo la strada in direzione Varzi. A parte la strada infernale, il cui manto è vecchio e pieno di buche, la sorpresa più grande è stata questa che vi mostro nelle foto (a destra e sinistra).
Beh, che dire? Non è sensazionale? Ad aprile ancora la possibilità di vedere la neve e soprattutto toccarla!

Dopo questi bei momenti, mi sono rimesso in macchina e ho continuato sulla strada e dopo una decina di chilometri ho visto in lontananza un gruppo di case, qualcosa di simile ad un paese: di nuovo vita! Perchè lungo tutto questo percorso ho incrociato due sole macchine, nessuna persona e nessun animale selvatico. Sono giunto, così, a S. Margherita Staffora, superata la quale mi dirigo verso S. Martino per arrivare poco dopo a Varzi, ridente cittadina, famosa per il suo salame (neanche a dire il numero di salumerie che sono presenti sulla strada). Continuo giungendo a Bagnaria, dove svolto a sinistra in direzione di S. Sebastiano Curone. Qui un piccolo gelato, la cui bontà è ampiamente nota nella zona, mi permette di riempire il buco allo stomaco, sopraggiunto nel frattempo, per guidare verso casa, nuovamente su strade conosciute.

Bella domenica, all'insegna dell'avventura, del contatto con la natura, dell'allegria che si sprecava in alcuni momenti nei quali mi chiedevo dove fossi, della conoscenza di luoghi nuovi, a me precedentemente ignoti.
Alla prossima!

1 commento:

  1. Eh sì amore mio...un pomeriggio proprio divertente!
    BACIO

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