Alice Allevi, specializzanda in Medicina legale, è una ragazza impacciata, timida, pasticciona, ma dotata di acume e intuito, profondamente amante del suo lavoro, ma ogni giorno deve confrontarsi con la giungla dell'Istituto di Medicina legale, un luogo in cui il servilismo e l'arrivismo la fanno da padroni: rapporti tesi con i colleghi specializzandi da cui è vessata, il continuo giudizio negativo dei suoi superiori, come Claudio Conforti (ex collega e ora suo superiore e forse qualcosa di più), che non la prendono molto in simpatia, ritenendola inadatta a svolgere quel lavoro, la sfortuna che la perseguita per gran parte della giornata. Incoraggiata dall'affetto delle amiche e dalla carica vitale della coinquilina giapponese, Alice procede

Il libro, che rappresenta l'esordio per Alessia Gazzola, non è catalogabile né nel genere thriller, né in quello noir, né in quello giallo; senza voler scomodare una grande, il genere ricorda vagamente quello di Kathy Reichs con la sua Temperance Brennan: nel romanzo della Gazzola, sembra esserci un po' di thriller, un po' di noir, un po' di giallo e una vena sentimentale che scorre in sottofondo. Il romanzo è ben scritto, la lettura fila via liscia, in maniera veloce, in men che non si dica si giunge all’ultima pagina, sebbene il ritmo non è altrettanto allegro, senza colpi di scena capaci di dare una scossa alla storia.
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