Tristezza, tanta tristezza unita ad uno sdegno profondo: sono i sentimenti che si possono provare dinanzi ai dati forniti dai Nas dopo le ispezioni in 854 strutture ospedaliere italiane (i dati completi si ritrovano nell'articolo di Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera): la metà delle stesse sono state sanzionate per carenze in uno o più servizi. La situazione peggiore si ritrova al Sud: in Calabria 36 ospedali su 39 sono irregolari, in Sicilia 67 su 81, in Sardegna 32 su 45. Mi sembra che i numeri ci consegnino un quadro della situazione non degno di un Paese civile, come siamo soliti ritenere l'Italia. Con ciò, è bene ricordare che anche al Nord si registrano carenze: in Toscana metà degli ospedali non ha passato gli esami, così come in altre strutture sono stati riscontrati problemi per quanto concerne cucine, farmacie interne, pulizia,etc.
E' quindi utile soffermarsi un attimo a ragionare su questa situazione: non è umanamente accettabile che gli ospedali versino in un simile stato e che nel 2008 si continui a rischiare la vita al loro interno solo per la mancata osservanza di minime misure di sicurezza o igiene.
Ma da dove deriva tale terribile quadro? Dalla carenza di risorse da destinare a sanare le carenze, mi sembra evidente. E come mai vi è penuria di risorse? Forse perché in tutti questi anni la sanità è stata mal gestita? (Basti pensare ai buchi di bilancio di alcune regioni del Sud...) La sanità è sempre contesa a livello politico, c'è sempre una corsa a occupare il posto che viene assegnato dal politico di turno più potente...e poi? Se viene piazzato un incapace a gestire le già magre risorse destinate alla sanità, chi paga il conto più salato? Mi sembra ovvia la risposta... (A tal proposito Gian Antonio Stella ci consegna un dato impressionante: a Napoli record dei primari, pari a 220, cioè uno ogni tre ricoverati, mentre a Padova sono 67).
Allora, non sarebbe ora di essere più responsabili e far sì che la sanità venga gestita da persone competenti, attente all'impiego di ogni singolo centesimo e ad evitare sprechi di qualsiasi tipo in modo tale da ottenere un miglioramento della situazione generale? Non dimentichiamoci che il nostro sistema sanitario è uno o forse il più invidiato in Europa, se non nel mondo, perchè, volgarmente parlando, "cura tutti", accoglie chiunque ne abbia bisogno, senza distinzione di nazionalità o reddito personale o altre stupide distinzioni, inutili dinanzi alla malattia. Però se continuiamo su questa rotta, presto saremo al collasso.
Ecco cosa Striscia la Notizia ha documentato qualche mese fa...
E' quindi utile soffermarsi un attimo a ragionare su questa situazione: non è umanamente accettabile che gli ospedali versino in un simile stato e che nel 2008 si continui a rischiare la vita al loro interno solo per la mancata osservanza di minime misure di sicurezza o igiene.
Ma da dove deriva tale terribile quadro? Dalla carenza di risorse da destinare a sanare le carenze, mi sembra evidente. E come mai vi è penuria di risorse? Forse perché in tutti questi anni la sanità è stata mal gestita? (Basti pensare ai buchi di bilancio di alcune regioni del Sud...) La sanità è sempre contesa a livello politico, c'è sempre una corsa a occupare il posto che viene assegnato dal politico di turno più potente...e poi? Se viene piazzato un incapace a gestire le già magre risorse destinate alla sanità, chi paga il conto più salato? Mi sembra ovvia la risposta... (A tal proposito Gian Antonio Stella ci consegna un dato impressionante: a Napoli record dei primari, pari a 220, cioè uno ogni tre ricoverati, mentre a Padova sono 67).
Allora, non sarebbe ora di essere più responsabili e far sì che la sanità venga gestita da persone competenti, attente all'impiego di ogni singolo centesimo e ad evitare sprechi di qualsiasi tipo in modo tale da ottenere un miglioramento della situazione generale? Non dimentichiamoci che il nostro sistema sanitario è uno o forse il più invidiato in Europa, se non nel mondo, perchè, volgarmente parlando, "cura tutti", accoglie chiunque ne abbia bisogno, senza distinzione di nazionalità o reddito personale o altre stupide distinzioni, inutili dinanzi alla malattia. Però se continuiamo su questa rotta, presto saremo al collasso.
Ecco cosa Striscia la Notizia ha documentato qualche mese fa...
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