sabato 9 gennaio 2010

BOOM DEI CELLULARI

Ho letto questa notizia oggi su Corriere.it e ho sorriso, in maniera sarcastica s'intende.
A fine 2008 nella penisola italiana circolavano 155,77 sim card ogni 100 persone: il che vuol dire una e mezzo a testa, contro le 129,35 sim ogni cento tedeschi, le 125,99 inglesi, le 90,19 francesi, le 89,60 americane, le 83 giapponesi e le 65 canadesi. Nella telefonia fissa, al contrario, raschiamo il fondo del barile con 40,11 apparecchi ogni cento persone, rispetto ai 54,23 apparecchi inglesi, i 64,17 tedeschi, i 40,90 francesi, i 46 giapponesi, i 58 canadesi e i meno di 50 americani. Il trend è sicuramente in linea con quanto succede negli altri sei Paesi del G7, ma risulta molto più accentuato in Italia.
Dicevo di aver sorriso alla notizia perchè è singolare questo record: in un Paese che spesso si lamenta di non "arrivare a fine mese", non è certamente indispensabile avere un cellulare e mezzo a testa, essendo considerato un bene superfluo. Non solo lo posseggono gli adulti, i quali sono giustificati per questioni lavorative; i ragazzini, fin da giovani, ne posseggono uno o più di uno per fare tutt'altro rispetto alle funzioni di un cellulare: ascoltano musica, ricevono le frequenze radio, fanno fotografie, registrano filmati o spezzoni audio, trasferiscono files.

Sarò fuori dal tempo, ma fatico a comprendere una vicinanza così spasmodica al cellulare.

2 commenti:

  1. L'Italia è il paese dei record poco invidiabili: siamo anche il paese industrializzato con la più alta densità automobilistica...

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  2. Come dimenticare il Vaticano, Bossi, Craxi e D'Alema? Dai diamanti non nasce niente: per questo l'Italia si copre di copro(s)...

    attenzione, la tecnica non sembra funzionare!

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