A Carbonara Scrivia, presso l'antica torre del Dongione, si è appena conclusa un'interessante mostra su Andy Wahrol, uno dei rappresentanti più singolari della Pop Art, promossa dal comune di Carbonara Scrivia con il patrocinio della Provincia di Alessandria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e con la collaborazione della locale Pro Loco e della Galleria Palmieri di Busto Arsizio. Verrebbe da definirla una mostra di nicchia per le opere esposte, in tutto ventisei, realizzate con la tecnica della serigrafia e in alcuni casi con interventi pittorici su diversi supporti (carta, tela, cotone), tra le quali si ritrovano icone simbolo, ritratti di personaggi, progetti, cover di dischi, t-shirt, lavori ispirati dalle fiabe di Hans Christian Andersen e altre opere meno conosciute di Wahrol ma meritevoli di essere ammirate.
La mostra nasce dall'attenzione dedicatale da un cittadino di Carbonara, che l'ha ammirata presso la Galleria Palmieri di Busto Arsizio, cui è stato chiesto di portarla anche nel paese alessandrino e di curarne l’allestimento. A colpire il gallerista è stato il luogo dove è stata proposta la mostra: la contrapposizione venutasi a creare tra lo stile del torrione del Dongione e la creatività del poliedrico Wahrol. Vi posso assicurare che il risultato, come è possibile giudicare anche dalle foto, è ottimo, con queste opere singolari che riempiono le pareti di mattoncini del torrione a creare un netto contrasto tra passato e presente, tra ordine e disordine.
La mostra nasce dall'attenzione dedicatale da un cittadino di Carbonara, che l'ha ammirata presso la Galleria Palmieri di Busto Arsizio, cui è stato chiesto di portarla anche nel paese alessandrino e di curarne l’allestimento. A colpire il gallerista è stato il luogo dove è stata proposta la mostra: la contrapposizione venutasi a creare tra lo stile del torrione del Dongione e la creatività del poliedrico Wahrol. Vi posso assicurare che il risultato, come è possibile giudicare anche dalle foto, è ottimo, con queste opere singolari che riempiono le pareti di mattoncini del torrione a creare un netto contrasto tra passato e presente, tra ordine e disordine.
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