sabato 6 novembre 2010

INTRIGO INTERNAZIONALE


Intrigo internazionale. Perché la guerra in Italia. Le verità che non si sono mai potute dire

Giovanni Fasanella, Rosario Priore

Chiarelettere

€ 14

Come ha già mostrato di saper fare, Giovanni Fasanella, con la pazienza e la curiosità del giornalista, torna a scavare nella storia del nostro Paese, che a tutt'oggi ha ancora tanti - forse troppi? - punti oscuri e cerca di restituirci un quadro più ricco di particolari al fine di cercare di chiarire, almeno parzialmente, gli ultimi trent'anni di storia, gli anni del terrorismo e della violenza politica, con centinaia di morti e migliaia di feriti. Per muoversi tra le vicende chiave, Fasanella si fa guidare da Rosario Priore, magistrato per oltre trent'anni che si è occupato dei principali fatti di violenza e terrorismo come il caso Moro, Ustica, il tentato omicidio di Giovanni Paolo II ed altri casi di eversione rossa e nera. Il risultato è un interessantissimo e profondo viaggio attraverso alcuni misteri e alcuni passaggi non noti, che il giudice Priore racconta nel corso della conversazione con Fasanella. "Ci sono verità che non ho mai potuto dire... Avrebbero potuto avere effetti destabilizzanti sugli equilibri interni e internazionali." Così recita la quarta di copertina, tanto per capirci.
Il giudice Priore parte da una considerazione iniziale, nel primo capitolo: nel nostro Paese l'asprezza di conflitti politici, sindacali e sociali è spesso coincisa con la violenza, per "un vizio tutto italiano, una sorta di incapacità ad accettare l'altro, a riconoscere il diritto dell'altro all'esistenza." Un problema che ha origini antiche e che si è acuito nel XX secolo, con la guerra fredda, quando la "nostra situazione di paese di frontiera" ci ha costretto a subire gli scontri dei due blocchi. Il viaggio continua indagando i rapporti tra Francia, Inghilterra, Italia e Gheddafi: ricostruire il perché dell'importanza di ritrovare un ruolo nel Mediterraneo colonizzato da Francia ed Inghilterra e della centralità delle amicizie con la Libia e i paesi arabi che si affacciano sul Mediterraneo. Interessante è anche il capitolo che riguarda il filoarabismo italiano e il conflitto con Israele, che discende direttamente dalle considerazioni suesposte: ritrovare un ruolo da protagonisti nel Mediterraneo. Dall’altra parte la Cecoslovacchia come terra d'asilo, la Germania comunista con la sua preziosa rete di relazioni e la Stasi quale servizio segreto di alto livello giocavano ad alimentare il terrorismo. Ustica, Piazza Fontana, il caso Moro, la strage di Bologna, i rapporti internazionali delle Br, il centro parigino di Hyperion vanno collocati in questo contesto internazionale.
Un libro per aiutare a capire, con alcuni importanti elementi, qualcosa di più riguardo i momenti tristi e i punti oscuri della nostra storia, per cercare di far luce dove il buio copre ancora l'indicibile.

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