
Come siamo diventati tutti meridionali
Aldo Cazzullo
Mondadori
€ 18

Da qualche tempo impazza la psicosi: non c'è tg o quotidiano che non ci renda conto del numero di morti per l'influenza ribattezzata “suina”. Sembra sia un flagello naturale destinato a bloccare ciascuna attività umana, un “dagli all'untore” ravvisato in ogni gesto. In tempi di crisi
economica, assistiamo, a causa dell'influenza, anche ad una crisi dell'amore. Il bacio ai tempi dell’influenza A è ormai out: rappresenta uno dei veicoli di contagio perché il virus è presente anche nella saliva. E così i baci, gli abbracci e le strette di mano sono banditi sugli spalti degli stadi, come è accaduto in Bundesliga; oppure nel paesino francese di Guilvinec nelle scuole viene consigliato il saluto indiano (a braccia alzate) o, in alternativa, sono disponibili le boîtes à bisous, scatole dei baci, che contengono piccoli cuori di carta da consegnare con il proprio nome al posto di dare un bacio vero; addirittura l'Ordine dei Medici di Madrid suggerisce «Niente baci, niente strette di mano, dite hola per prevenire l’influenza A». Ed è così che possono tornare in voga scene quali la moda del bacio con la mascherina, usanza nata ai tempi dell'influenza spagnola e ritornata in auge. Anche i baci legati ai riti di culto sono proibiti, come è capitato a Santiago de Compostela per la statua di San Giacomo o in Israele per il mezuzah.
Ai tempi della suina, non è solo l'amore ad essere in pericolo, anche la fede vacilla sotto i colpi del virus. Al punto che un vescovo anglicano di una diocesi dell'Essex ha raccomandato la sospensione dell’uso delle acquasantiere nelle chiese; in altre parrocchie i fedeli sono stati invitati a non scambiarsi, come segno di pace, strette di mano e abbracci.
Insomma, problemi di amore, di fede e di salute si incrociano e quindi si rendono necessarie soluzioni. La rete può farla da padrona, essendo considerata il “cordone sanitario” utile a proteggerci dalla carica di particelle virali circolanti, l'estrema misura di social distancing. Persone, immagini, dati, parole, sentimenti, tutto potrà svolgersi nella piazza virtuale del web, grazie a chat e programmi di videoconferenza.
Ma è effettivamente fondata questa preoccupazione generale, al limite della fobia? Siamo certi di non essere di fronte ad una grandissima influenza mediatica,
solo ultimamente attenuata dai frequenti interventi del viceministro Fazio? Si tratta, in fondo, di un'influenza come le altre, che pure hanno provocato morti in soggetti con malattie croniche e di cui non venivamo informati giornalmente. Si presenta con sintomi comuni come febbre, tosse, starnuti, dolori articolari e muscolari; il problema è che il virus A/H1N1 è nato dal riassortimento genetico del ceppo suino con geni umani e aviari, particolarmente adatto alla trasmissione fra esseri umani. È quindi molto contagioso, ma non più pericoloso di altri virus influenzali, tanto che solo test molto sofisticati permettono di fare diagnosi certa di influenza A. Infatti test rapidi per il rilevamento dell’antigene A dovrebbero essere sufficienti per lo screeening, ma sono possibili falsi negativi e l'OMS prevede che per definire un caso probabile o sospetto bisogna considerare sempre la storia clinica e i sintomi del paziente. In fin dei conti, quindi, potremmo prenderci un'influenza che ci costringe a stare a letto qualche giorno in più: prendiamo le giuste precauzioni per evitarla, ma, nel caso ci ammalassimo, guariremo facilmente con qualche medicina in più.

a democrazia italiana". Ai valori di uguaglianza e promozione sociale, che hanno favorito il passaggio dalla prima alla seconda età, bisogna affiancare i valori di unità e responsabilità, "privilegiando nel quotidiano esercizio della propria funzione la certezza del diritto e della sua interpretazione."Se da quello che è successo deriverà una maggiore consapevolezza della necessità di un linguaggio più pacato e più onesto nella politica italiana, allora questo dolore non sarà stato inutile.
ei quali era stata promessa una tregua per collaborare insieme alle riforme.Cari amici,
è molto importante che i contenuti di questo articolo girino, perché domani potrebbe consumarsi uno scempio che trasformerebbe per sempre la rete internet in Italia, avvicinandoci di più a un regime cinese rispetto alle normative che regolano un paese membro della comunità europea, quale fino a prova contraria dovremmo ancora essere.
"tramite diluizione delle falde inquinate", dal momento che esse alimentano la rete di acqua potabile del comune. La causa della contaminazione è da rintracciare nel cromo VI, di cui conosciamo le potenzialità cancerogene che veniva prodotto, a partire dal 2000, dalla società Castelcrom di Ciserano. Una volta terminate le attività produttive dell'industria, è stata iniziata la bonifica in modo tale da abbattere i valori di cromo VI fino al raggiungimento di una concentrazione di 25 microgrammi/litro, "valore che la regione Lombardia ha considerato soddisfacente e che quindi ha condotto alla decisione di interrompere le attività di bonifica." I livelli di cromo VI, stando alle ultime notizie, restano su livelli alti, intorno a 17-20 microgrammi per litro; "in alcuni pozzi agricoli della zona (non censiti) il veleno - di cui si ignora la provenienza - ha raggiunto livelli sino a 130 volte superiori al consentito." Ricordo, per precisione, che il limite massimo di cromo VI fissato per legge nelle acque di falda è di 5 microgrammi/litro, mentre il limite massimo di cromo totale (cromo VI e cromo III, quello che non è pericoloso per la salute umana) ammesso ai rubinetti è di 50 microgrammi/litro.
o la potabilità dell' acqua".
è "da molti anni in cura per problemi psichici di tipo paranoico": si potrebbe definire l'aggressione come il gesto isolato di un pazzo. Ma il ministro Maroni stamani alla Camera ha ricordato che il gesto è uno dei tanti che si sarebbero potuti mettere in atto, mentre "i dispositivi attuati hanno anzi consentito di sventare, come prima ricordato, un tentativo di violenta contestazione al Presidente del Consiglio proprio sotto il palco." Sicuramente il gesto di Tartaglia è stato premeditato e questo è confermato dal fatto che "si trovava in prossimità del luogo della manifestazione già dalle ore 11 del 13 dicembre, proprio in preparazione del suo folle gesto" e per di più "l'aggressore è stato trovato in possesso di una bomboletta spray al peperoncino e di altri oggetti contundenti, astrattamente idonei a ledere persone tra cui un crocifisso in materiale resinoso."
e allegria, facendomi divertire come non mi capitava da un pezzo. Non c'è niente da fare: la musica trascinante e il carisma del coro sono stati molto coinvolgenti, la gente si è divertita a battere le mani a tempo di musica o a canticchiare il motivetto delle canzoni più note. Devo spendere una parola specificamente sul coro: cantanti non professionisti che per passione si divertono si sono esibiti in una performance di alto livello artistico. Complimenti! Tanti complimenti anche alla formazione strumentale, con Gege Picollo alla chitarra, Manuel Favaro al basso, Cristiano Tibaldi al sax, Mauro Pigazzi alla batteria e il grandissimo Maestro Andrea Girbaudo al piano e alle tastiere. Bravi anche a voi!
le istituzioni del Paese di cui è capo del Governo appare, oltre che singolare, di assoluto cattivo gusto. E' giunta l'ora di smetterla: non se ne può più di queste uscite.I processi non sono partite di calcio in cui ogni gol suscita speranze di vittoria o timori di sconfitta. Sono percorsi logici in cui ogni ipotesi viene sottoposta a un esame della verità. Pensare che una testimonianza basti da sola a pregiudicarne l’esito e che da essa si possano trarre analisi politiche è sbagliato.


pagine "sono il risultato della consulenza tecnica che il pm Riccardo Ghio ed il procuratore capo di Alessandria, Michele Di Lecce, hanno chiesto a Giorgio Gilli, professore ordinario di Igiene dell'Università di Torino coadiuvato dalla biologa, Valeria Meineri." La procura vuol capire se l'inquinamento dell'acqua di falda sia ad un livello tale da "determinare il pericolo di effetti tossico nocivi per la salute umana". Le conclusioni sono preoccupanti: "in merito alla tipologia di contaminanti accertati e delle concentrazioni rilevate (...) sussistono dall'analisi di rischio sanitario preoccupazioni per i potenziali effetti di tipo tossico e cancerogeno che potrebbero derivare da un consumo diretto dell'acqua da parte della popolazione." Per esempio, l'acqua del pozzo numero otto che serviva ad alimentare l'acquedotto interno dell'industria registrava un valore di cromo esavalente doppio rispetto al normale. Nonostante ciò, la Solvay ripropone un documento dell'Arpa del novembre 2007, in cui si diceva che l'acqua è conforme ai parametri stabiliti per legge. "I consulenti hanno anche rilevato l'inquinamento del pozzo di cascina Pederbona con valori del cromo oltre 20 volte il limite, poi del cloroformio 550 volte e del dicloroetilene 330 volte."
acquisita emerge che i nuovi proprietari erano a conoscenza almeno di gran parte dei problemi esistenti." "Non solo non contenevano la diffusione del pericolo, ma anzi in qualche misura la incrementavano. I dati a conoscenza dell'azienda erano almeno in parte sottaciuti agli organi di controllo."L' uomo confonde il consenso popolare che ovviamente ha e che lo legittima a governare con una sorta di immunità nei confronti... di qualsiasi altra autorità di garanzia e di controllo... magistratura, Corte dei conti, Cassazione, Capo dello Stato, Parlamento... siccome è eletto dal popolo.
confonde la leadership con la monarchia assoluta... poi in privato gli ho detto... ricordati che gli hanno tagliato la testa a ... quindi statte quieto...