venerdì 27 giugno 2008

EURO 2008: DICIASSETTESIMA E DICIOTTESIMA GIORNATA

GERMANIA-TURCHIA 3-2


All'inizio della partita, le due squadre si affrontano apertamente, cercando il gol. Anche se è la Germania la squadra più pericolosa, è la Turchia a passare in vantaggio: la rimessa con le mani di Sabri Sarioglu trova Ayhan, il quale appoggia di petto all'indietro e sul cross di Sabri, Kazim colpisce la traversa, ma, sulla respinta, Ugur conclude tra le gambe di Lehmann con un tiro sporco.
La Germania non si scoraggia e quattro minuti dopo è 1-1: Lukas Podolski, attivo sulla sinistra, manda al centro dove Bastian Schweinsteiger indirizza in porta da distanza ravvicinata. Partita difficile, comunque, per la squadra di Joachim Löw in quanto le incursioni in avanti di Kazim, Hamit, Ayhan e Ugur a supporto di Semih procurano un problema dietro l'altro. Il finale è da brividi, veramente molto intenso, con le due squadre che combattono senza tregua; una discesa del terzino Sabri non dà esito, poi Ugur scalda le mani a Lehmann, con la Turchia che continua ad attaccare sfruttando bene le fasce. E' tuttavia un lungo lancio dalle retrovie, ad opera di Lahm, che sembra decidere la gara: il portiere Rüstü Reçber sbaglia l'uscita e Klose insacca di testa nella porta sguarnita a 11' dal termine. La Turchia, specialista in questo Europeo di gol in extremis, si ripete. Sabri è l'ispiratore e il suo cross viene mandato in rete da Semih in anticipo sul primo palo. I tempi supplementari sembrano inevitabili ora, ma il colpo del ko arriva al termine di uno scambio tra Hitzlsperger e Lahm con il terzino che insacca.


RUSSIA-SPAGNA 0-3

Quando ci si aspetta una bella serata di calcio e la si trova: così si può sintetizzare questa partita, una tra le più interessanti di tutta la competizione: combattuta come l'altra semifinale, con entrambe le squadre per niente arrendevoli e sempre sbilanciate in avanti a ricercare il gol. La Russia, alla fine, deve però arrendersi dinanzi allo strapotere tecnico spagnolo.
Entrambe le squadre, nel corso del primo tempo, non esitano a scaldare le mani dei portieri avversari e tale equilibrio permette di vedere azioni entusiasmanti da una parte e dall'altra.
Mentre tutti attendono un lampo dell’osservato speciale Andrei Arshavin, la Russia si fa avanti con Roman Pavlyuchenko, responsabile della maggior parte delle palle pericolose dalle parti di Casillas. Le cose sembrano mettersi per il meglio per la Russia quando Villa esce zoppicante e, quasi immediatamente, Pavlyuchenko manda a lato da posizione favorevole. Villa, dopo un calcio di punizione, lamenta fastidi muscolari e così viene sostituito da un Cesc Fabregas che si rivelerà ispiratissimo: dai suoi piedi sono partiti tutti e tre i gol. I Russi pagano un errore al 5’ del secondo tempo, quando Marcos Senna conquista una palla e serve Xavi, che effettua un uno-due con Iniesta e si fa strada in area smarcato per segnare il gol del vantaggio. Tra il pubblico di Vienna c’è anche la principessa Leticia e il principe Felipe, che accolgono il gol festeggiando. La Spagna, però, dimostra di meritare ampiamente il vantaggio e si lancia in avanti in cerca del raddoppio. Fondamentale si rivela l’ingresso di Cesc Fabregas, schierato in un centrocampo a cinque. Dopo un’eccellente chiusura difensiva di Yuri Zhirkov su Torres, ci provano Fabregas e Xabi Alonso, ma la palla viene sempre deviata in angolo. Il secondo gol è opera dell’altro subentrato Güiza, che raccoglie un perfetto assist di Fàbregas e batte Akinfeev di giustezza. Qualche minuto dopo, sempre Fabregas regala un assist a Silva, che sigla la rete del definitivo 3-0. Ora non resta che aspettare la Germania.

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