giovedì 12 giugno 2008

EURO 2008: SESTA GIORNATA

CROAZIA-GERMANIA 2-1

Partita gustosa, sebbene non entusiasmante, con una Germania irriconoscibile in balia totale della Croazia, che per tutta la partita ha fatto il gioco, spesso anche del bel gioco.
Le danze si aprono al ventitreesimo minuto quando, sul cross di Pranjic dalla sinistra, Srne anticipa Jansen e batte Lehmann in spaccata. Il raddoppio arriva nel secondo tempo: Olic si avventa su un cross di Srna dalla destra, deviato da Podolski e respinto dal palo. Germania ancora incapace di tessere una trama di gioco convincente, in grado di mettere paura agli avversari. Tuttavia il solito Podolski, anche se non molto in forma, a dieci minuti dalla fine raccoglie una palla vagante in area e insacca con un sinistro imparabile. Da sottolineare la grande e convincente prova corale della Croazia, che ora si trova in testa al girone, e in particolare di alcuni elementi: Simunic è una saracinesca, non sbaglia un pallone, non concede nulla agli avversari; Pranjiic sempre pronto nelle chiusure e propositivo per i compagni; Kranjcar svaria davanti, mettendo non poco in ansia la difesa tedesca. Da non dimenticare la pessima prova di tutta la Germania, assolutamente priva di idee, poco ispirata, spesso imprecisa, incapace di organizzare il gioco, con un Ballack che, se aveva brillato poco nella partita d'esordio, oggi è stato praticamente assente e quasi sempre impreciso. Lehmann, poi, ha fatto tenere più volte il fiato sospeso, quando con le sue prese si lasciava scappare la palla. Finale di partita piuttosto surriscaldato con l'espulsione di Schweinsteiger a causa di una reazione in seguito a un fallo.

AUSTRIA-POLONIA 1-1


Partita di basso livello tecnico, seppure interessante. L'Austria parte a mille e nel primo quarto d'ora la difesa polacca, e il portiere Boruc in particolare, vivono nel terrore: tuttavia la nazionale austriaca, più volte con l'occasione di passare in vantaggio, spreca palle su palle. Alla mezz'ora un'interessante azione iniziata sulla sinistra da Smolarek porta al gol: Smolarek inventa per Dudka, che, in area, rientra e tira; sul rimpallo spunta Guerreiro, il quale spinge senza difficoltà la palla in rete. Doccia fredda per gli Austriaci, che appaiono persi. Il secondo tempo scivola via senza grossi colpi di scena: è la Polonia a farsi vedere maggiormente dalle parti di Macho, impegnandolo in alcune occasioni. L'incontro cambia nei minuti finali: calcio di rigore per l'Austria, trasformato da Vastic, subentrato nella ripresa, che, freddamente, spiazza Boruc.

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