giovedì 25 giugno 2009

FRANCESCHINI SI CANDIDA ALLA SEGRETERIA

Con un video sul proprio sito, come i più moderni leader, Dario Franceschini ha annunciato pubblicamente la sua candidatura ufficiale alla segreteria del Pd in vista del congresso di ottobre.
Le parole che ha pronunciato non mi sono parse particolarmente incisive e, a tratti, anzi le ho percepite poco veritiere.

Avevo detto che il mio lavoro finiva a ottobre, oggi potrei dire missione compiuta, abbiamo arginato la destra e dato futuro al progetto del Pd. Prima del 5 giugno avevamo un Pdl al 45%, le città più importanti in mano alla destra e un Pd piegato e umiliato. Ora il quadro è profondamente cambiato: in un'Europa attraversata purtroppo da un impetuoso vento di destra, il Pdl dopo un solo anno di governo arretra; il Pd è lontano dal risultato dell'anno scorso ma vince in città e province in tutta Italia, e diventa il primo partito per consensi nel campo riformista in Europa.

Scusi, Franceschini, ma è cosciente del risultato pessimo del Pd? Si rende conto di quante falsità ha detto? La destra, in verità, è uscita fuori dagli argini perchè su 32 amministrazioni che hanno cambiato colore nessuna è passata da destra a sinistra; "al Nord la destra ha conquistato 11 Province e 5 Comuni, nelle «regioni rosse» ha conquistato 2 Province e 1 Comune, nel Centro-Sud (dal Lazio alla Sicilia) ha conquistato 10 Province e 3 Comuni". Attualmente il centro-destra governa oltre il 50% delle Province e dei Comuni capoluogo in cui si è votato.
Questo significa aver "arginato la destra"? Stanno freschi allora i suoi elettori...

Paradigmatico il passaggio sulle alleanze.

Dobbiamo cominciare a lavorare con pazienza e con tenacia per costruire una nuova alleanza non solo per battere la destra ma per governare in modo efficace.

Le parole di Franceschini denotano, a mio avviso, che il "partito a vocazione maggioritaria" di veltroniana memoria va via via arenandosi. Così come paventavo nel post sul referendum. E in questo modo temo torneremo alle coalizioni lunghe, con tanti partiti dall'1%. Con un medesimo e nefasto effetto anche sullo schieramento di centrodestra. Se così fosse, si tratterebbe della più grande sconfitta del centrosinistra: il fallimento della promessa di costruire un grande partito riformista e progressista, che somigliasse ai moderni partiti europei.

Quindi, in fin dei conti, quante chances potrà avere Franceschini? Secondo il mio pronostico molto poche. Ed è presto detto perchè. Come è possibile sperare in una vittoria dopo quello che non ha fatto? In fin dei conti Franceschini è subentrato a Veltroni con il compito di risollevare un partito in crisi. Ad oggi il partito è ancora in piena crisi, come sostiene anche un giornalista con idee vicine a quelle del centrosinistra come Fabrizio Rondolino.

Alle europee il Pd ha raccolto il 26,13% dei consensi, rispetto al 33,17% dell’anno precedente: il saldo è dunque -7,04% (pari a -4.087.103 voti). Le province governate dal centrosinistra sono scese da 50 a 28, i Comuni da 27 a 18.
Viene da chiedersi con qualche preoccupazione quale fosse la missione di Franceschini, e perché mai dovrebbe continuare a svolgerla.

La missione di Franceschini è fallita miseramente. E questo avrebbe dovuto spingerlo a farsi immediatamente da parte, riconoscendo di non essere stato all'altezza del ruolo assegnatogli. Ma, si sa, in Italia questo comportamento viene difficilmente preso in considerazione (nonostante le varie spinte ricevute dal partito, Veltroni, al contrario, si è comunque dimesso e si è fatto da parte, facendo certo una figura migliore).
Si spera sempre che dalla cenere si possa rinascere. Ma questo è molto improbabile.

1 commento:

  1. Franceschini si candida alla guida del Pd si era capito quando dissi che non lo avrebbe fatto.
    Anzichè lasciare spazio ai giovani i vecchi spuntano fuori. Non voglio lasciare la poltrona e portare il partito alla distruzione.

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