lunedì 9 novembre 2009

CONFERENZA STAMPA DI MEDICINA DEMOCRATICA

Giovedì 12 novembre alle ore 18,30
presso la Circoscrizione Centro in via Venezia 7 (Alessandria)

Conferenza stampa di Medicina democratica e
Comitato Spinetta Marengo

Costituzione come parti civili dei lavoratori e dei cittadini al processo per inquinamento cromo e altri 20 veleni contro la Solvay di Spinetta Marengo.

COMPRERESTE VOI UNA MACCHINA USATA DALL'ARPA?
Martedì prossimo seconda puntata televisiva con le Iene. Protagonista il PFOA acido perfluorottanoico, di cui si è cominciato a parlare dopo l’esposto di Medicina democratica alla Procura di Alessandria. Dunque nel mirino sarà l’Arpa. Otto le domande imbarazzanti. Innanzitutto con quale senso di responsabilità Maffiotti ha detto: il PFOA non deve destare alcun allarme. Può essere liberamente rilasciato in aria-suolo-acqua. Questo perché le leggi italiane non ne avrebbero (ancora) fissato gli specifici limiti di scarico. Aspettiamo le leggi, come si fece per il DDT e l’amianto, aspettiamo di contare i morti? Il “principio di precauzione” non è un vincolo internazionale? Se negli altri Paesi avessero trovato 1.500 ng/litro nei loro fiumi, come in Bormida e Tanaro, le Arpa di quei paesi avrebbero chiesto leggi urgenti adottando nel frattempo misure precauzionali? Se gli altri Paesi avessero riscontrato valori estremi di PFOA nel sangue dei propri cittadini, come avviene a Spinetta Marengo, avrebbero fatto finta di niente? L’Arpa di quei Paesi avrebbe tranquillizzato oppure chiesto leggi e intanto provvedimenti precauzionali? Negli Stati Uniti, l’Arpa americana ha messo al bando il PFOA, dopo che il suo Comitato scientifico aveva concluso che il PFOA è “probabilmente cancerogeno”. E’ bastato quell’eufemistico “probabilmente” per vietarne l’uso. Perché l’Arpa alessandrina no? Non basta che le ricerche della stessa 3M abbiano appurato la cancerogeneità e la tossicità nelle cavie? Nelle cavie sì e nell’uomo no? Normale che sia stato trovato nei cordoni ombelicali? Non basta che il Centro nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie abbia appurato che il PFOA è un interferente endocrino con effetti sulla tiroide? Aspettiamo la legge e tranquillizziamo Procura e opinione pubblica? Non basta che l’IRSA Istituto di ricerca sulle acque abbia chiesto indagini sul consumo dei prodotti ittici perché “il rischio per la salute umana non può assolutamente essere escluso”, come da parere dell’ISS Istituto superiore della sanità? I pesci alessandrini in mutazione genetica nuotano nel PFOA. Mangiateli tranquillamente, dice l’Arpa…ma non in quantità eccezionali. Non basta che il Parlamento europeo, in ritardo ma già nel 2002, per il PFOA raccomandava “l’arresto o la graduale eliminazione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite”? Aspettiamo le leggi o le rivendichiamo? Quando chiederemo alla Solvay i risarcimenti miliardari che la consorella Du Pont ha già dovuto pagare? Non è meglio prevenire piuttosto che risarcire? Noi, con i lavoratori e i cittadini, che non siamo tranquillizzati dall’Arpa, anzi ne siamo spaventati, abbiamo chiesto alla Procura della Repubblica di intervenire: la presunta assenza di specifici limiti di legge non autorizza il libero esercizio di inquinamento e avvelenamento. Il titolo del servizio delle Iene potrebbe essere: “comprereste voi un’auto usata dall’Arpa?”

4 commenti:

  1. io nn comprerei mai una casa in montagna che mi vien venduta da uno di medicina democratica...chissa con che soldi l'ha comprata...magari son sporchi di PFOA

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  2. Ma non sono sorchi del sangue degli operai.

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  3. sporchi non sorchi.
    scusate

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  4. ....al piu' presto saran sorchi ( leggi sorci in toscano, vulgo della sicurezza aziendale ) per tanti ossia quelli che da dietro spingevan ora si troveranno davanti!!!

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