sabato 18 aprile 2009

LA FINTA SATIRA

E' ormai pubblica la decisione della Rai di sospendere il vignettista Vauro dalla trasmissione di Santoro "Anno zero". Il motivo è relativo ad una vignetta giudicata "gravemente lesiva del sentimento di pietà dei defunti". La quale evidentemente ha contravvenuto al diritto di satira.
Già, perchè credo sia particolarmente difficile poter definire quella di Vauro sui morti del sisma abruzzese "satira", sempre se con quel termine si intende qualsiasi "scritto, spettacolo o anche comportamento, discorso e sim., che mette in ridicolo comportamenti o concezioni altrui" (Dizionario De Mauro).
Spesso si confonde il diritto alla libera espressione col diritto a insultare o umiliare gli obiettivi della satira; e, nel momento in cui questo viene fatto notare, subito si grida al regime, si corre a difendere a spada tratta la libertà di espressione, ci si lancia in campagne di "censura della censura". E, soprattutto, i presunti vignettisti satirici vengono innalzati a vittime del regime, vittime di un grande capo che costringe al pensiero unico.
Niente di tutto questo: però val la pena ricordarsi che la libertà di ciascuno finisce laddove inizia quella degli altri, la libertà di ciascuno sta nel riconoscere dei limiti entro i quali muoversi per evitare di scadere in insulti o ingiurie.

Alla vista della vignetta di Vauro, sono rimasto personalmente molto disgustato (questo mi ha impedito di pubblicarla; chi volesse vederla, può cliccare qui): un mix tra insensibilità e gusto per il kitsch ha prodotto una vignetta pessima, capace solo di colpire ulteriormente le vittime del sisma e accrescere il dolore delle loro famiglie, che ancora le piangono.

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