Una prova da vera squadra, una prova da vera Juve come non si vedeva da un bel pezzo, una prova di sostanza e bel gioco contro una Sampdoria che finora ha fatto grandi cose, guadagnandosi le alte posizioni della classifica, ma che stasera è stata poco pungente, travolta da una prestazione di notevole spessore da parte della Juve.
Il vantaggio della Juve arriva da un corner calciato perfettamente da Diego: al 26' Amauri sale più in alto di tutti, colpisce Sissoko, la palla resta lì e per il brasiliano è facile infilare la palla in rete. Due miracoli di Castellazzi su Chiellini in corner e su deviazione di Lucchini che cerca di anticipare Amauri su punizione salvano la Samp. Ma la squadra blucerchiata deve arrendersi: il secondo gol della Juve Chiellini se lo costruisce da solo, anticipando nella sua metà campo una palla a metà strada fra Bellucci e Cassano, ripartendo per poi aprire su Amauri che restituisce a centro area palla al difensore, che con l'aiuto della deviazione di Gastaldello insacca facilmente in rete.
La ripresa si gioca a ritmi persino più alti del primo tempo. Già al 5' Diego apre per Giovinco, che inventa un bel cross basso arretrato a trovare Camoranesi, che infila di piatto una palla in leggero controbalzo. Al 17' è lo stesso Camoranesi che confeziona un bel cross da destra, sul quale Amauri pone il sigillo per il 4-0. Una piccola disattenzione di Grosso che ritarda il disimpegno sulla fascia sinistra fornisce alla Samp l'occasione di pareggiare con il solito Pazzini, che, imbeccato da un cross perfetto, trafigge senza appello Buffon. Amauri lascia poi il posto a Trezeguet, il quale mette in mostra le sue doti da cecchino e, su cross di Grosso, stacca di testa, insaccando alle spalle di Castellazzi.
Che dire di questa Juve? Sembra sia andata incontro ad una metamorfosi. A giocare un ruolo decisivo è senza dubbio il modulo: la contemporanea presenza di Melo e Sissoko dinanzi alla difesa oppone un filtro difficilmente aggirabile agli avversari. Camoranesi, Diego e Giovinco sono grandi fornitori di palloni che un abile attaccante come Amauri, capace di fare reparto a sè, sa gestire alla grande. Corta, fortissima fisicamente, costante nel pressing e ordinata nei passaggi e negli inserimenti dei terzini, ha mostrato di saper ancora giocare un buon calcio e di aver trovato un equilibrio vincente. Diego è tornato quello di inizio campionato, grande trascinatore, in grado di raccogliere palloni e smistarli intelligentemente. Giovinco si è mostrato in ottimo stato di forma, sempre attivo sulla sinistra fino a sfiorare il gol. Camoranesi regala giocate di classe, sicurezza nei disimpegni e pericoli per la difesa avversaria. Melo e Sissoko bloccano gli assalti avversari. Cannavaro va in anticipo costante su Cassano, bloccando così le giocate del fuoriclasse barese. Chiellini fa coppia perfetta con Cannavaro, controllando senza problemi Pazzini e concedendosi sortite in avanti per segnare un importante gol. Grosso, tra tutti, è apparso piuttosto opaco, limitandosi a fare il suo e sbagliando qualche disimpegno e qualche rimessa laterale di troppo.
La Samp ha mostrato di essere squadra di spessore, molto ben messa in campo, come ci si poteva aspettare dal buon Del Neri, in grado di mettere in difficoltà in qualche episodio la Juve più nel primo tempo che nel secondo, soffrendo il possesso palla juventino (66 a 34% per la Juve nel primo tempo, sceso a 59 a 41% nel secondo) e trovando difficilmente sbocchi utili per i suoi attaccanti.
Nessun commento:
Posta un commento